Yemen, missile contro ospedale: 7 morti

(Getty Images)

Un missile ha centrato un ospedale, supportato da “Save the children”, in Yemen provocando 7 morti tra cui 4 bambini. L’organizzazione umanitaria chiede lo stop della vendita delle armi ai contendenti

La guerra civile in Yemen continua a mietere vittime innocenti: un missile ha colpito un ospedale sostenuto da Save the Children a Ritaf, a circa 100 kilometri da Saada, nel nord-ovest del Paese, facendo almeno sette morti tra cui quattro bambini. A renderlo noto è la stessa organizzazione umanitaria precisando che il razzo ha centrato un distributore di carburante poco lontano provocando una deflagrazione che ha investito la struttura medica. Oltre alle vittime accertate, tra cui un operatore sanitario che è morto insieme ai suoi due bambini e un addetto alla sicurezza dello stesso nosocomio, si contano anche otto persone ferite e due dispersi. E’ solo l’ultimo di una serie di attacchi contro la popolazione civile da quando è scoppiato il conflitto che vede contrapposti le forze leali al Presidente Abd Rabbih Mansur Hadi, supportate dalla coalizione a guida saudita, ed i miliziani sciiti filoiraniani che hanno preso il controllo di alcune parti del Paese.

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Yemen, missile contro ospedale: 7 morti. “Save the children”: ” Stop alla vendita di armi “

Come ha rivelato la stessa Ong in un comunicato, divulgato da fanpage.it, l’attacco è avvenuto quando l’ospedale era in piena attività, con pazienti in coda, tra cui minori, per farsi visitare: ” L’ospedale era aperto solo da mezz’ora e molti pazienti e il personale stavano ancora arrivando, in attesa di una mattinata intensa “.  In Yemen, secondo Save the Children, nell’ultimo anno sono stati uccisi ben 37 bambini ogni mese, soprattutto a causa delle bombe straniere:  “Siamo scioccati e atterriti da questo attacco oltraggioso. Bambini innocenti e operatori sanitari hanno perso la vita in quello che sembra essere stato un attacco indiscriminato a un ospedale in un’area densamente popolata. Attacchi come questi sono una violazione delle leggi internazionali “. Ragion per cui l’organizzazione umanitaria chiede una moratoria sulla vendita di armi da parte dei Paesi occidentali ai due contendenti dal momento che, in disprezzo del diritto internazionale, vengono utilizzate indiscriminatamente soprattutto contro la popolazione civile.

 

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