L’Unione Europea ha inflitto una maxi multa a Nike per pratiche contrarie alla concorrenza: “Ha limitato la vendita delle magliette”.
Una multa da 12.5 milioni di euro. E’ questo l’ammontare della sanzione emessa dall’UE ai danni di Nike. Il colosso dell’abbigliamento sportivo sarebbe colpevole di “pratiche contrarie alla concorrenza”. In particolare, Nike avrebbe limitato le vendite transfrontaliere di prodotti di merchandising concessi in licenza a cinque club di calcio (FC Barcelona, Manchester United, Juventus, Inter, Roma) e alla Federazione francese di football. Nike, secondo la Ue, “ha impedito a molti licenziatari di vendere questi prodotti in un altro paese, con conseguente diminuzione della scelta e aumenti di prezzo per i consumatori”. L’illecito sarebbe andato avanti per circa 13 anni (dal 1 luglio 2004 al 27 ottobre 2017) e avrebbe avuto l’effetto di segmentare “il mercato unico e impedito i possessori di licenza in Europa di vendere prodotti oltre confine, in ultima analisi a scapito dei consumatori europei”.
Le motivazioni della multa
“I prodotti ufficiali della squadra del cuore, come sciarpe o magliette, sono spesso oggetti di culto per i tifosi di calcio. Nike ha impedito a molti dei suoi licenziatari di vendere questi prodotti in altri Paesi, riducendo così la scelta offerta ai consumatori e facendo salire i prezzi. Questo viola le norme antitrust dell’Ue. La decisione garantisce che rivenditori e consumatori possano beneficiare appieno di uno dei principali vantaggi del mercato unico, vale a dire la possibilità di acquistare ovunque in Europa per avere accesso a un maggior assortimento di prodotti e a offerte più vantaggiose. Poiché Nike ha collaborato con la Commissione al di là dei propri obblighi giuridici, la multa è stata ridotta del 40%” ha detto la commissaria UE alla concorrenza, Margrethe Vestager.
LEGGI ANCHE —> MILANO, RESSA DAVANTI AL NEGOZIO NIKE: IN CODA TUTTA LA NOTTE PER LE SNEAKERS