Incendio nella tendopoli di San Ferdinando, gestita dalla Caritas, che ospita i migranti che alloggiavano nella vecchia baraccopoli: un morto di cui sono ignote le generalità
Un migrante, di cui non sono ancora note le generalità, è morto la notte scorsa in un incendio sviluppatosi nella nuova tendopoli di San Ferdinando, gestita prima dal Comune ed ora dalla Caritas. La tendopoli si trova a poche centinaia di metri dalla vecchia baraccopoli sgombrata nelle scorse settimane . L’incendio si sarebbe sprigionato in un angolo di una tenda da sei posti dove erano collocati alcuni cavi elettrici. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme. La tendopoli, realizzata alcuni anni fa dalla Protezione civile, è dotata di servizi igienici e presidi sanitari ed è vigilata. All’inizio di marzo la struttura è stata ampliata per consentirvi il trasferimento di una parte dei migranti che viveva nella vecchia baraccopoli.
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Incendio nella nuova baraccopoli di San Ferdinando: 1 morto. Tre morti in un anno in quella vecchia
La vecchia baraccopoli, ubicata a poche centinaia di metri dalla tendopoli gestita dalla Caritas, è un agglomerato di fatiscenti baracche in lamiera, plastica e materiali di fortuna che nella stagione invernale della raccolta degli agrumi arrivava ad ospitare fino a 3000 persone. E’ stata è stata totalmente smantellata il 7 marzo scorso dopo che, in un anno, si erano registrate tre vittime a causa di incendi. Era stato il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, dopo l’ultimo rogo del 16 febbraio scorso, ad annunciare che la vecchia struttura sarebbe stata abbattuta. Nell’occasione aveva perso la vita un 29enne senegalese, Moussa Ba. In precedenza, il 27 gennaio 2018, era morta Becky Moses, 26enne nigeriana, mentre il 2 dicembre 2018 Surawa Jaith era deceduto pochi giorni prima del proprio 18mo compleanno.
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