Dopo l’arresto per tangenti legate all’edificazione del nuovo stadio della Roma, arriva l’espulsione dal M5S per il Presidente dell’Assemblea capitolina De Vito. A decretarla Di Maio nella sua qualità di capo politico del movimento pentastellato
Dopo il terremoto giudiziario che ha decapitato l’Assemblea capitolina in conseguenza dell’arresto del suo presidente per tangenti legate alla costruzione del nuovo stadio dell’A.S. Roma, il grillino Marcello De Vito, non è tardato ad arrivare il primo drastico provvedimento nei suoi confronti: ” Marcello De Vito è fuori dal Movimento 5 Stelle. Mi assumo io la responsabilità di questa decisione, come capo politico, e l’ho già comunicata ai probiviri “. Lo ha affermato Luigi Di Maio, vicepremier e capo politico del Movimento 5 Stelle. ” De Vito – prosegue Di Maio – non lo caccio io, lo caccia la nostra anima, lo cacciano i nostri principi morali, i nostri anticorpi. Ciò che ha sempre distinto il Movimento dagli altri partiti è la reazione di fronte a casi del genere “.
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Stadio Roma, Di Maio: ” De Vito fuori da M5S “. Morra: ” Fatti gravissimi “
Poco prima dell “cartellino rosso” sventolato da Di Maio sotto il naso di De Vito erano arrivate le dure e stizzite reazioni di alcuni esponenti di rilievo del movimento pentastellato. Nello specifico, Nicola Morra, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia non ha usato mezzi termini: ” I fatti contestati a Marcello De Vito sono gravissimi: in questo momento, ancor più di prima, è necessario ribadire la piena e totale fiducia nell’operato della magistratura e delle Forze dell’ Ordine. Non si può rimanere in silenzio. La corruzione è un male che colpisce in qualsiasi forza politica e bisogna essere intransigenti “. A stretto giro il tweet di Roberta Lombardi, capogruppo M5S alla Regione Lazio: ” L’onestà deve essere sempre la nostra stella polare “.
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