Le Idi di marzo, ovvero il 15 marzo del 44 a.C., segnano la morte del grande Giulio Cesare tradito dai suoi più stretti collaboratori
Il giorno 15 marzo del 44 a.C., le Idi di marzo, segnano la morte di Gaio Giulio Cesare. L’uomo più potente dell’antica Roma viene assassinato con ventitré coltellate da Marco Giunio Bruto, Gaio Cassio Longino, Decimo Bruto e altri senatori.
I senatori, scelsero il 15 marzo come giorno dell’esecuzione di Giulio Cesare, perchè l’Imperatore tre giorni dopo sarebbe partito per una campagna militare contro i Geti e i Parti.
L’assassinio di Giulio Cesare, contrariamente a quanto si pensa, non avvenne non avvenne nel palazzo del Senato, bensì nella piazza che oggi è conosciuto come Largo di Torre Argentina.
Quel giorno era prevista una grande festa in onore della grande dea romana Anna Perenna.
La morte di Giulio Cesare viene detta “Cesaricidio”.
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Le Idi di marzo: chi era l’imperatore Giulio Cesare
Le Idi di marzo rappresentano, nella memoria collettiva, l’assassinio di uno degli uomini più potenti e conosciuti dell’antica Roma Gaio Giulio Cesare.
Giulio Cesare nasce a Roma nel 100 a.C. da un’antica famiglia patrizia.
Cesare fu perseguito visto i suoi rapporti di parentela con Mario e Cinna, nemici dell’imperatore Silla.
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Dopo la morte di Silla, nel 78 a.C. cominciò la grande carriera politica di Giulio Cesare percorrendo tutte le tappe del cursus honorum: nel 68 a.C. fu questore; nel 65 a.C. edile; nel 63 a.C. pontefice massimo; nel 62a.C. pretore; nel 61 a.C. propretore in Spagna; nel 60 a.C. forma il primo triumvirato composto da Cesare, Crasso e Pompeo e nel 59 a.C. divenne console.