Il Campidoglio cancella la storica scritta “Vota Garibaldi, lista n.1” in via Basilio Brollo, alla Garbatella: la denuncia del presidente dell’VIII Municipio di Roma Ciaccheri
Il Campidoglio, o per meglio dire gli uomini dell’ufficio decoro del Comune, hanno cancellato una scritta in via Basilio Brollo, nel quartiere Garbatella di Roma: quella stessa scritta non era stata fatta di recente però, ma risaliva al 1948 e recitava “Vota Garibaldi, lista n.1”.
La denuncia arriva del presidente dell’VIII Municipio, Amedeo Ciaccheri.
La scritta in questione risaliva alla campagna elettorale per le elezioni del primo parlamento repubblicano, tenutesi nel lontano aprile 1948. Gli uffici del decoro urbano del Campidoglio l’hanno coperta con una vernice scambiandola per una scritta vandalica. La scritta era stata anche fatta restaurare dall’allora presidente del Municipio Massimiliano Smeriglio, che denuncia l’incidente e ricorda che accanto c’era una targa che raccontava del restauro.
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Roma: “Vota Garibaldi, lista n.1” alla Garbatella cancellata dal Campidoglio. Il messaggio di Ciaccheri, presidente dell’VIII Municipio
In seguito alla cancellazione della scritta storica alla Garbatella, da parte del Campidoglio a Roma, arriva il messaggio di Amedeo Ciaccheri, il presidente dell’VIII Municipio, che in un post su Facebook scrive: “Questa mattina il nostro territorio sconta un insulto gravissimo alla sua memoria storica e all’identità democratica cittadina. Senza nessun buon senso o logica, una squadra del decoro urbano di Roma Capitale ha cancellato la scritta “Vota Garibaldi” in via Basilio Brollo.”
Poi il presidente continua: “Una scritta murale risalente alla campagna elettorale per le elezioni del primo parlamento repubblicano.
Una testimonianza riconosciuta e salvaguardata negli anni dal Municipio Roma VIII e che è un documento storico unico in città.
Il nostro impegno quotidiano è cercare di restituire cura e attenzione al territorio in contro tendenza a una città in abbandono. E invece il Campidoglio non da risposte su emergenze che si prorogano nel tempo (vedi via delle Sette Chiese) e gestisce in maniera folle i suoi uffici.”
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Infine la conclusione: “Oggi il Campidoglio apre una ferita nel cuore della nostra comunità e dovrà risponderne politicamente per il danno e per l’urgenza del ripristino e del restauro immediato che come Municipio stiamo richiedendo da subito.
E ancora dovrà rispondere di dove vengono investite le risorse che dovrebbero essere usate per mettere in sicurezza strade e parchi, invece che programmare interventi di sconsiderata superficialità.”