Agrigento, 13enne venduta dalla madre

(Getty Iamges)

Una madre, ad Agrigento, è stata arrestata perché costringeva la figlia 13enne, dietro minacce, a prostituirsi. Manette ai polsi anche per 5 uomini,  abituali clienti della ragazzina

Dopo il caso del padre di Cuneo che abusava della figlia di 4 anni, con tanto di riprese video degli abusi, una madre, insieme ad altri 5 uomini di età tra i 18 ed i 68 anni, è stata arrestata per ripetuti abusi sessuali ai danni della figlia 13enne. Le accuse loro contestate sono gravissime: induzione alla prostituzione minorile, sfruttamento e favoreggiamento della stessa, violenza sessuale ed atti sessuali con minorenne aggravati in quanto consumati ai danni di una vittima minore di 14 anni. L’indagine ha preso avvio da un controllo su strada effettuato da una pattuglia dell’Arma. In quell’occasione, nel cuore della notte, era stata fermata un’auto, a bordo della quale vi erano un 60 enne e la ragazzina 13 enne con la quale non aveva alcun legame di parentela.

Agrigento, 13enne venduta dalla madre. Fondamentale la collaborazione della ragazzina

Accertamenti successivi hanno fatto emergere un quadro di squallore e di profondo degrado: il 60enne confessò che aveva accompagnato la ragazzina in un ovile dove due uomini avevano abusato di lei con il pieno consenso della madre della giovane. Per il 60enne si sono aperte le porte del carcere mentre la madre è stata denunciata. Tuttavia, i militari dell’Arma, volendo fare piena luce su tale ripugnante vicenda, attraverso intercettazioni e pedinamenti, sono riusciti a risalire all’identità degli abituali clienti della ragazzina, per i quali oggi sono scattate le manette. Inoltre hanno  ricostruito, grazie anche alla preziosa collaborazione della minore, audita in modalità protetta, la dinamica dei fatti: la madre, di nazionalità romena, assieme all’uomo, si preoccupava di gestire materialmente l’attività di meretricio accordandosi con i clienti, per somme che andavano dai 30 ai 200 euro, accompagnando la ragazzina sul luogo prestabilito per l’incontro ed intascando in cambio la somma di denaro stabilita. Tutto questo sotto le costanti e reiterate minacce rivolte dai due alla giovane.

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