Tre attentati incendiari, nella notte a Foggia, contro le autovetture dei proprietari e di due calciatori della squadra di calcio. Il movente, forse, è da ricercare nei pessimi risultati della squadra
E’ un calcio italiano sempre più malato: dopo l’agguato ai danni dei tifosi del Napoli, in trasferta a Milano per il match del 26 dicembre scorso contro l’Inter, durante il quale ha perso la vita l’ultrà del Varese Daniele Berardinelli, altri episodi di inaccettabile violenza scuotono il patinato mondo del calcio professionistico. Come riferisce il quotidiano on line La Repubblica, tre attentati intimidatori sono stati compiuti la scorsa notte a Foggia contro le auto di due dirigenti e di due calciatori del Foggia Calcio. Si tratta dei due proprietari della squadra che milita in serie B, i fratelli Fedele e Franco Sannella, proprietari del pastificio Tamma, e i giocatori Pietro Iemmello e Massimo Busellato.
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Foggia, attentati intimidatori alla squadra di calcio. Si indaga se vi sia un nesso con i pessimi risultati in campo
Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, dopo l’1.30 della scorsa notte, sconosciuti hanno incendiato il Suv Mercedes del calciatore, parcheggiato nel centro di Foggia, distruggendone la parte anteriore. Il secondo attentato intimidatorio poche ore dopo ai danni dell‘auto dei due dirigenti parcheggiata nell’atrio del pastificio Tamma alla periferia della città. Il terzo ai danni del centrocampista Massimo Busellato, espulso ieri durante il derby con il Lecce vinto dai salentini. Ignoti hanno lanciato un petardo nel giardino della sua villetta, alla periferia di Foggia. Quest’ultimo episodio induce gli investigatori a valutare se vi sia un collegamento con il periodo di grande difficoltà che vive la squadra del Foggia sia dal punto di vista economico che dei risultati, essendo invischiata in piena zona retrocessione.