Ancora distanti le posizioni della Lega e del M5S sulla Tav: dopo il vertice a Palazzo Chigi ancora non c’è l’accordo finale. Di Maio: ” Ci riproviamo oggi “
Fumata nera dal tanto atteso vertice notturno a Palazzo Chigi tra il Premier Conte, i suoi due vicepremier Di Maio e Salvini ed i tecnici per sciogliere definitivamente il nodo sulla Tav. Una nota diramata da Palazzo Chigi fa sapere che ” Sono emerse criticità che impongono un’interlocuzione con gli altri soggetti partecipi del progetto al fine di verificare la perdurante convenienza dell’opera e, se del caso, la possibilità di una diversa ripartizione degli oneri economici, originariamente concepita anche in base a specifici volumi di investimenti da effettuare nelle tratte esclusivamente nazionali. Saranno necessari ulteriori incontri non essendoci un accordo finale “. Dunque, non sono bastate cinque ore di summit per superare lo stallo: ancora non si è trovata una sintesi sulle diverse posizioni della Lega e del M5S sulla Tav.
Tav, Palazzo Chigi: ” Criticità, non c’è l’accordo finale ” . Di Maio: ” Ci riproviamo oggi “
Bocca cucita, dopo il nulla di fatto emerso dal vertice di governo sulla Tav, per il Premier Conte che ha promesso una decisione definitiva entro venerdì prossimo. Di Maio e Salvini hanno abbandonato Palazzo Chigi scuri in volto, l‘unico a concedersi ai taccuini dei giornalisti è stato il vicepremier pentastellato: ” Crisi di governo no. Ma vertice infruttuoso sì. Ci riproviamo oggi “. Ora l’attenzione si sposta sull’approfondimento giuridico sui bandi di Telt e su un confronto con la Francia, con possibile vertice bilaterale, sui criteri di finanziamento dell’opera. Tuttavia lunedì il cda di Telt dovrà dare il disco verde ai bandi. In ballo, come ricorda la Commissione Ue, ci sono 800 milioni di euro che, in caso di mancato avvio delle gare, l’Italia potrebbe perdere. Intanto è iniziata in Aula al Senato la discussione sulle mozioni sulla Tav. Quattro i documenti depositati. Tre sono delle opposizioni: Pd, FI e FdI. Mentre Lega e M5s hanno presentato una mozione unica, del tutto simile a quella già approvata dalla Camera.