A Napoli, nel carcere di Secondigliano è iniziato l’anno accademico del Polo Universitario Penitenziario della Campania. Le celle saranno aperte per lo studio
Lunedi 4 Marzo si è tenuta l’inaugurazione dell’anno accademico 2018/2019 del Polo Universitario Penitenziario della Campania. Costituito dall’Università degli Studi di Napoli Federico II e dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Provveditorato Regionale della Campania, il Polo si pone l’obiettivo di favorire lo sviluppo culturale e la formazione universitaria dei detenuti degli istituti penitenziari napoletani e regionali. E’ entusiasta Giulia Russo, direttore del penitenziario Pasquale Mandato di via Roma verso Scampia a Napoli, nel presentare l’avvio dell’anno accademico anche per i detenuti di Secondigliano. “Io sogno, anzi credo, che un mio detenuto possa laurearsi dopo aver seguito un corso durante la detenzione. Penso ai sorrisetti beffardi quando si iniziò a parlare di istruzione superiore eppure, solo nello scorso anno, ben 27 detenuti di Secondigliano si sono diplomati” questo è quanto dichiarato dal direttore.
Università nel carcere di Secondigliano: celle aperte per lo studio e i docenti
Ben 54 ospiti della struttura sui 1357 presenti hanno scelto di iscriversi all’università da quando, a giugno dello scorso anno, furono aperte le sedi del polo universitario penitenziario. Il Polo si trova nel carcere di Secondigliano, due sezioni del quale sono state destinate agli studenti. Si tratta della “Ionio” per i detenuti in regime di alta sicurezza e della “Mediterraneo” per quelli di media sicurezza. Nelle sezioni, durante tutto l’arco della giornata, le celle sono aperte e diventano spazi utili per lo studio individuale, per le lezioni e per l’incontro con i docenti.