Nel sangue di un paziente, affetto dall’Aids dal 2003, non si riscontrano tracce del virus dell’HIV dopo un trapianto da un donatore con una mutazione genetica che rende il ricevente resistente all’infezione da HIV. Lo riporta la prestigiosa rivista “Nature”
A Londra un paziente sarebbe guarito dall’Aids grazie a un trapianto da un donatore con una rara mutazione genetica che resiste all’infezione da Hiv. Quasi tre anni dopo aver ricevuto cellule staminali di midollo osseo, più di 18 mesi dopo aver interrotto la terapia a base di farmaci antiretrovirali – i test non hanno evidenziato ancora alcuna traccia del virus dell’immunodeficienza acquisita. Lo riporta la rivista scientifica “Nature“. Il nome del paziente resta anonimo. Era stato contagiato dal virus dell’HIV nel 2003. E’ il secondo caso al mondo, dopo 12 anni dal primo, anche se alcuni scienziati preferiscono parlare di “remissione” di lungo periodo.
Londra, guarisce dall’Aids: secondo caso al mondo. I medici: ” E’ presto per dire che è guarito “
Come riporta l’edizione odierna de La Repubblica, anche Ravindra Gupta, il professore e biologo esperto dell’Hiv che ha guidato il team di medici che hanno in cura l’uomo, conferma che ” Non c’è nessun virus che possiamo rilevare“. Ciononostante, gli stessi medici gettano acqua sul fuoco dell’entusiasmo precisando che è ancora troppo presto per dichiarare il paziente definitivamente guarito così come non si può affermare di aver individuato un indirizzo terapeutico efficace contro l’Aids. Tuttavia siamo sulla buona strada, lo testimoniano questo brillante risultato e gli ottimi riscontri del vaccino anti-hiv messo a punto da Barbara Ensoli dell’Istituto Superiore della Sanità.