All’indomani delle Primarie che hanno incoronato il Governatore del Lazio segretario del Pd, l’ex premier Matteo Renzi assicura lealtà al neosegretario: ” No scissione, aiuterò Zingaretti “
All’indomani delle Primarie del PD che hanno inaugurato il nuovo corso del principale partito della sinistra con il plebiscito a favore di Nicola Zingaretti, torna a parlare, in un colloquio con La Stampa, l’ex segretario Matteo Renzi che durante tutto il percorso che ha portato alla consultazione degli iscritti al Pd di ieri ha assunto una posizione defilata, non appoggiando ufficialmente alcun candidato alla segreteria nazionale. ” Da parte mia, Zingaretti non ha nulla da temere. Io non chiedo niente, siamo pronti a dare una mano. Io le scissioni non le ho mai fatte: le ho subite “. Parole che fanno eco a quelle dell’immediata vigilia quando l’ex premier ha auspicato che il trionfatore delle primarie, chiunque sarebbe stato, non venga logorato da quel fuoco amico che di fatto ha destabilizzato la propria segreteria.
Primarie PD, Renzi: ” No scissione, aiuterò Zingaretti. Lo vedremo alla prova dei fatti “
Interlocutorio, invece, il giudizio sul nuovo segretario, da tutti gli analisti considerato il più distante dall’ex premier: ” Come segretario lo vedremo alla prova dei fatti “. In realtà, molti interpretano la valanga di suffragi a favore del Governatore del Lazio, che ha sbaragliato gli altri due canditati, Martina e Giachetti, con il 68% dei consensi, come la volontà della base del partito di chiudere definitivamente la stagione del renzismo. L’ ex premier, che non si sbottona su chi ha votato, spiega che non c’è dubbio che fra i tre Giachetti mostri la grinta renziana quando dice “no” al rientro nel partito dei fuoriusciti della “ditta” e ribadisce la chiusura totale a intese future coi cinquestelle.