I giudici di Roma hanno condannato a 7 anni di reclusione Antonio Casamonica. Il raid al Roxy Bar è aggravato dai metodi mafiosi. Il sindaco Raggi: “Giustizia è stata fatta”
Antonio Casamonica ha ottenuto una condanna di 7 anni per il raid al Roxy Bar: i giudici della sesta sezione penale del tribunale di Roma hanno riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso. Secondo la ricostruzione restituita dal processo, il primo aprile del 2018, nel giorno in cui cadeva la Pasqua, Antonio Casamonica e il cugino Alfredo Di Silvio sarebbero entrati nel locale pretendendo di passare avanti agli altri clienti. Di qui un’escalation di insulti e violenza, culminata nell’aggressione al titolare del Roxy Bar, di nazionalità romena, e a una cliente disabile. In seguito, infatti, Casamonica, insieme a tre membri del clan Di Silvio, sarebbe tornato sul posto in quella che ha assunto tutte le sembianze di una spedizione punitiva. I fratelli Di Silvio, insieme al nonno, hanno ricevuto le seguenti condanne: 4 anni e 10 mesi di carcere per Alfredo Di Silvio, 4 anni e 8 mesi per il fratello, Vincenzo, e 3 anni e due mesi per il nonno dei due, Enrico.
Casamonica condannato a 7 anni: la sentenza
Per i giudici del Tribunale di Roma Antonio Casamonica deve scontare una condanna a 7 anni di reclusione per il raid al Roxy Bar, su cui pesa l’aggravante del metodo mafioso. Oltre a questo, la sentenza stabilisce anche che l’imputato dovrà risarcire le parti per 125mila euro. Casamonica, inoltre, è stato dichiarato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale per tutta la durata della sua pena che, una volta conclusa, si tradurrà in 3 anni di libertà vigilata.
Il sindaco di Roma Virginia Raggi, su Twitter, ha commentato così la sentenza: “Ricordate l’aggressione nel bar della Romanina? Antonio Casamonica è stato condannato a 7 anni per lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso. Giustizia è fatta”.
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