La Sardegna è chiamata al voto alle regionali per scegliere il nuovo presidente: l’affluenza alle 12 era del 16,7% mentre alle 19 è del 43,78%
Continuano le operazioni di voto per le regionali in Sardegna dove gli elettori sono chiamati a scegliere il nuovo presidente della Regione: alle 19 si registra un’affluenza pari al 43,78%.
Le urne sono aperte dalle 7 alle 23 di domenica 24 febbraio. Ogni elettore ha a disposizione un’unica scheda con cui votare sia per il candidato presidente che per i consiglieri regionali. Lo spoglio avverrà domani.
La legge prevede una soglia di sbarramento del 10% per le coalizioni e del 5%per le liste non coalizzate. È possibile il voto disgiunto, cioè è si può votare per una lista e per un candidato presidente non collegati fra loro.
Alle ore 12 l’affluenza era del 16,7%, in leggero aumento rispetto ai dati del medesimo orario del 2014, 14,5%. Alle 19, come detto, i dati registrati parlano del 43,78%.
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Sardegna al voto: alle 19 affluenza al 43,78%, Salvini interrompe il silenzio elettorale
Nella giornata che vede la Sardegna al voto per le regionali, con affluenza alle 19 pari al 43,78%, non sono mancati momenti di tensione.
Stamattina nei pressi di Orune (Nuoro), quando due uomini armati e incappucciati hanno assaltato un’autocisterna del latte che stava per essere trasportato al caseificio dei fratelli Pinna di Thiesi (Sassari).
I due hanno costretto l’autista a fermarsi e a sversare il latte sull’asfalto, poi hanno fatto perdere le loro tracce. Il fatto è successo intorno alle 8.30 sulla Statale 389.
Intanto, sempre in giornata, ha fatto infatti discutere l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Salvini, nonché leader del Carroccio, che ha scritto su Facebook un messaggio in favore del suo partito rompendo il silenzio elettorale.
“Se pensate anche voi che sia una buona idea – ha scritto Salvini – ripopolare la Sardegna con gli immigrati (!), come vorrebbe un assessore del Pd, oggi votate loro. Per tutti gli altri (urne aperte oggi fino alle 22) c’è solo il voto alla Lega! #oggivotoLega”, ha scritto.
Contro di lui si sono schierate le varie forze d’opposizione: l’ex segretario democratico Maurizio Martina: “Se ne frega delle regole”, ha detto.
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Anche oggi Salvini viola il #silenzioelettorale e se ne frega delle regole. Che vergogna. Deve proprio sentirsi tanto insicuro di quello che fa e che dice per arrivare a tanto #Sardegna #Zeddapresidente
— Maurizio Martina (@maumartina) 24 febbraio 2019