Blitz delle forze dell’ordine nella baraccopoli di Borgo Mezzanone, nei pressi del Cara di Foggia: perquisizioni, sgomberi ed abbattimento degli immobili abusivi
Operazione interforze, che vede impegnati oltre 200 uomini tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, nel ghetto di borgo Mezzanone, vicino a Foggia, l’agglomerato di baracche abusive sorto accanto al Cara – Centro richiedenti asilo – dove ora risiedono circa 1500 migranti. Il numero raddoppia durante il periodo estivo della raccolta del pomodoro. Sono in atto perquisizioni e controlli dei fabbricati dove, secondo le indagini,si consumerebbero reati come la prostituzione, lo spaccio di droga ed il caporalato. Le baracche abusive saranno sequestrate al fine dell’abbattimento. Successivamente, nelle prossime settimane, si cercherà di allontanare le persone che abitano nel ghetto, alcune delle quali saranno ospitate in moduli abitativi che la Regione allestirà in diversi comuni del foggiano che hanno dato la loro disponibilità.
Foggia, blitz nella baraccopoli: sgomberi e perquisizioni. A far scattare le indagini due incendi
Finalmente, con questo blitz, lo Stato fa la voce grossa entrando in una sorta di enclave, che sfuggiva al proprio controllo, dove a dettare legge erano i nigeriani che monopolizzavano le attività illecite che vi si perpetravano, dalla prostituzione all’intermediazione illecita del lavoro. È qui, infatti, che i caporali reclutano i braccianti che vengono sfruttati nelle campagne della Capitanata. Perciò è stato disposto dal Gip del Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, il sequestro preventivo degli immobili abusivi nei quali si consumavano le attività illecite. I reati per cui si procede vanno dall’occupazione abusiva di terreni pubblici al furto di energia elettrica fino a violazioni in materia ambientale con pregiudizio per la salute pubblica. A far partire le indagini due incendi, che hanno avuto luogo il 30 ottobre ed il 1° novembre scorsi, in cui un immigrato ha perso la vita ed altri due hanno riportato gravi ustioni. Proprio in quanto l’obiettivo e’ ripristinare la legalità in un contesto in cui veniva costantemente vilipesa la dignità umana degli immigrati l’operazione delle forze dell’ordine è stata ribattezzata ‘Law And humanity‘ “per esprimere il convincimento -ha fatto sapere la Procura di Foggia – sulla possibilità e doverosità di coniugare l’accoglienza dei migranti con il rispetto della legalità e dignità umana “.
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