Maxi operazione anti – camorra scattata alle prime luci dell’alba tra Veneto e Campania: in manette anche il sindaco di Eraclea Mirco Mestre; l’accusa è di voto di scambio
Alle prime luci dell’alba è scattata una maxi operazione anti – camorra tra le regioni di Veneto e Campania: 50 misure cautelari e 11 provvedimenti di obbligo di dimora e di altro tipo; tra loro, coinvolto anche il sindaco di Eraclea.
Da tempo, la camorra aveva steso la sua mano sulle ricche zone industriali del Veneto, infiltrandosi pesantemente nel tessuto economico e sociale locale dove faceva affari e imponeva le proprie regole.
Tra le varie persone arrestate nell’operazione anti – camorra staccata in Veneto, figura anche il sindaco di Eraclea, Mirco Mestre.
Per l’accusa, la Camorra infatti si era infiltrata a tal punto da garantire anche i voti necessari alla sua elezione. Il suo è il primo caso di voto di scambio in Veneto, accertato nel corso delle elezioni comunali del 2016.
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Camorra, 50 arresti in Veneto: tra loro anche il sindaco di Eraclea. Le parole del ministro Salvini
Il Procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi, ha spiegato: “Abbiamo accertato che vi è stato nelle elezioni del 2016 uno scambio elettorale con la criminalità organizzata, non per tantissimi voti ma sufficienti, in cambio di coperture e strade più rapide per la gestione delle loro attività”.
Per gli inquirenti i clan da tempo si erano stabilizzati nel Veneziano dove avevano assunto il controllo assoluto del mondo dell’edilizia lungo la costa adriatica veneziana dove erano all’ordine del giorno estorsioni e truffe all’erario e traffici illeciti di ogni tipo.
“Notizie di questo tipo fanno cominciare bene la giornata. Grazie alla Guardia di Finanza e alla polizia che hanno eseguito questa brillante operazione con il coordinamento della Dda di Venezia. Vogliamo inseguire i boss e i loro sporchi affari ovunque siano” ha scritto il Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
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