Una protesta con momenti di forte tensione è esplosa in zona Gad, a Ferrara, in seguito all’investimento di un giovane nigeriano che fuggiva da un inseguimento delle forze dell’ordine. Bidoni rovesciati in strada, lancio di oggetti, vetri rotti, urla e minacce hanno scosso la città, ai piedi del Grattacielo, in viale Costituzione. Qui un gruppo di migranti, quasi tutti di nazionalità nigeriana, sono insorti a causa dell’incidente che ha coinvolto un loro connazionale. Le prime indiscrezioni davano per morto il ragazzo, un 28enne travolto da un’automobile mentre fuggiva dell’inseguimento della polizia. In realtà il migrante era stato portato al pronto soccorso in condizioni di media gravità, ma ancora vivo. Un mediatore culturale, dunque, ha avvicinato il gruppo in rivolta per spiegare che il loro amico era soltanto ferito. Da quel momento la tensione è calata.
Sul posto sono intervenuti: Carabinieri, Polizia di Stato, esercito e Guardia di Finanza. Nonostante la tensione altissima, tuttavia, non c’è stato contatto tra le forze dell’ordine e il gruppo di insorti. Nel frattempo si apprende che il ragazzo investito è stato denunciato per possesso di stupefacenti ai fini di spaccio, perché aveva con sé un piccolo quantitativo di droga. La zona Gad di Ferrara è al centro di molte polemiche proprio per il traffico di stupefacenti.
Tensioni a Ferrara per migrante ferito: l’annuncio di Salvini
Un giovane nigeriano, investito durante un inseguimento, ha scatenato una rivolta dei suoi connazionali in zona Gad, a Ferrara. A dare la notizia al popolo dei social network è stato il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che si è precipitato a twittare. “Sarò presto in città per mettere un po’ di cose a posto”, queste le parole che chiudono il suo messaggio su Twitter
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