Arrestati, a Napoli, due affiliati al clan Mazzarella per il sequestro lampo di un innocente al fine di recuperare il saldo di un debito di droga contratto dal cognato della vittima
Dalla fiction alla realtà. Quelle che pensavano fossero scene frutto della fantasia di scrittori e sceneggiatori, e pertanto confinate in un format televisivo, trovano ormai sempre più un riscontro nella realtà della cronaca quotidiana. Come in un episodio di Gomorra, hanno sequestrato un innocente per recuperare un debito di droga – 350mila euro – del cognato. Con questa accusa i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno fermato due esponenti del clan Mazzarella, accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione in concorso, aggravato dalle finalità e dal metodo mafioso. I malviventi, all’arrivo dei militari, hanno rilasciato incolume il sequestrato nella zona della stazione ferroviaria centrale di Napoli.
Napoli, rapimento lampo per ottenere saldo: 2 arresti. Il sequestro risale al 6 febbraio
I due fermati avevano portato via con la forza la vittima presso la sua abitazione a Capua per poi condurla a Napoli. Le indagini, coordinate dal Procuratore capo di Napoli Giovanni Melillo, hanno permesso di rintracciare in meno di 24 ore gli autori del sequestro: erano stati allertate le teste di cuoio del Gis dell’Arma per liberare l’ostaggio ma i rapitori lo hanno rilasciato. Il sequestro risale al 6 febbraio, i fermi sono avvenuti all’alba dell’indomani ma la vicenda è stata resa nota solo oggi. Il gip ha convalidato i fermi. Le indagini proseguono per individuare i complici dei due sequestratori.
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