Incendio ai Colli Aminei, Napoli (foto da: Facebook)
Notte di inferno ai Colli Aminei a Napoli, a causa di un incendio al distributore di carburante Q8. Secondo i primi rilievi, l’incendio potrebbe avere una natura dolosa
Un incendio spaventoso nella notte di Napoli, ai Colli Aminei.
Poco prima dell’una, alcuni ignoti avrebbero appiccato il fuoco al distributore di carburante Q8 che sorge lungo il viale principale del quartiere.
I cittadini hanno assistito ad uno spettacolo spaventoso, con fiamme alte diversi metri e scoppi a ripetizione che sono stati sentiti distintamente dai residenti di tutto il rione.
Sul posto si sono subito precipitati i vigili del fuoco, con ben tre autobotti, e i poliziotti della Squadra mobile della Questura di Napoli. Domare le fiamme, vista la pericolosità del luogo e soprattutto l’elevato rischio di un’esplosione, non è stato però affatto semplice.
Napoli, esplode distributore di benzina: incendio ai Colli Aminei. Le parole del presidente della Municipalità 3 Ivo Poggiani
L’intervento per domare l’incendio divampato a Napoli, ai Colli Aminei è durato circa un’ora.
Il distributore risulta gravemente danneggiato, se non distrutto.
Stando a quanto emerso dai primi rilievi tecnici eseguiti dai pompieri, l’origine dell’incendio potrebbe essere dolosa.
Qualcuno, dunque, avrebbe appiccato il fuoco volontariamente posizionando un innesco a ridosso del gabbiotto del custode: da lì in pochi istanti le fiamme si sono propagate inghiottendo anche la tettoia dell’impianto e parte delle colonnine.
Solo le indagini, ad ogni modo, potranno fornire le risposte sul caso: la polizia sta ascoltando il gestore della struttura di viale Colli Aminei per capire se negli ultimi tempi sia stata destinataria di minacce o richieste estorsive.
Sull’episodio interviene intanto Ivo Poggiani, presidente della Municipalità 3: “È già da un po’ di tempo che stiamo provando a lanciare un piccolo allarme su quello che accade tra Capodimonte e i Colli Aminei. Un’escalation di furti e rapine, soprattutto ai danni dei commercianti. Come se ci fosse qualcuno che volesse lanciare dei ‘segnali’.
L’unica cosa che mi sento di dire è che in questo momento bisogna tenere la guardia alta e fare comunità”.
