Cesare Lombroso, il film di Milla ambientato tra Torino e Stati Uniti

Il film di Stefano Milla sull'antropologo Cesare Lombroso sarà girato in parte a Torino e in parte negli Stati Uniti
Cesare Lombroso

Il film di Stefano Milla sull’antropologo Cesare Lombroso sarà girato in parte a Torino e in parte negli Stati Uniti

Il film di Stefano Milla sullo studioso Cesare Lombroso sarà girato in parte a Torino e in parte negli States. “Il fascino di Cesare Lombroso è tuttora palpabile, non solo in Italia. Le sue teorie sulla fisiognomica, specie quelle sulla connessione tra comportamento criminale e caratteristiche anatomiche dell’individuo, hanno diviso gli studiosi di mezzo mondo, ma hanno raccolto considerazione e rispetto, specie negli Stati Uniti. È innegabile che il suo approccio positivista alla scienza, indipendentemente dalle conclusioni, gli abbia almeno garantito la buone fede delle sue teorie” è quanto afferma il regista riguardo lo storico antropologo. Quest’anno ricorrono i 110 anno dalla morte del professore che è nato a Verona ma ha vissuto per tutta la vita a Torino, dove si è spento nel 1909. Lo studioso ha lasciato nel capoluogo piemontese centinaia di reperto e di documenti del suo lavoro, che vengono conservati nel Museo a lui dedicato di via Giuria.

Cesare Lombroso, l’antropologo che ha dato le basi alla Criminologia

Cesare Lombroso è nato a Verona nel 1835. Egli oltre che essere un’ antropologo era anche un medico, giurista e sociologo. A lui si devono sudi sulla criminalità e soprattutto sull’antropologia criminale. L’antropologo è infatti considerato il padre della Criminologia. Oltre che agli studi sulle teorie sulla fisiognomica, in particolare sulla connessione tra comportamento criminale e caratteristiche economiche dell’individuo gli va dato il merito per gli studi sull’ Atavismo. I suoi studi hanno spesso diviso i critici. “Se persino Bram Stoker arrivava a citare Lombroso nel suo «Dracula», il professore, antropologo, giurista nonché padre della criminologia moderna doveva veramente essere un personaggio da prima pagina” è cosi che Stefano Milla introduce l’antropologo.

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