Francia, il richiamo dell’ambasciatore è solo un “segnale”

Emmanuel Macron, Presidente della Francia 

Il portavoce del governo francese definisce il richiamo dell’ambasciatore solo un “segnale”. L’appello del Capo dello Stato Mattarella: ” Ristabilire subito un clima di fiducia con un Paese amico ed alleato “

Non accenna a calare la tensione tra Italia e Francia dopo il richiamo per consultazioni dell’ambasciatore francese a Roma. Parigi alza il livello dello scontro dialettico circoscrivendo la propria partecipazione al meccanismo di ricollocamento dei migranti a bordo della Sea Watch 3. Parigi ha comunicato al Viminale che “prenderà solo chi ha bisogno di protezione e non migranti economici e ha aggiunto che appoggerà l’Italia per chiedere rimpatri più efficaci in alcuni Paesi africani, a partire dal Senegal “. Intanto il portavoce del governo francese, Griveaux, precisa che il richiamo dell’ambasciatore “non è permanente ma è solo “un segnale”. Le “battute” di Di Maio su Macron “non hanno evitato all’Italia di entrare in recessione”. Stilettate, quelle del vicepremier, interpretate dai cugini d’Oltralpe, come specificato nella nota del Quai d’Orsay, come provocazioni supplementari ed inaccettabili suscettibili di minare il rispetto che deve esistere tra governi democraticamente eletti.

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Francia, il richiamo dell’ambasciatore è solo un “segnale”. La preoccupazione di Mattarella

Nella querelle a distanza tra Italia e Francia è entrato anche il Colle che palesa grande preoccupazione per il rischio di un deterioramento delle relazioni con  uno storico partner. Va, pertanto, ristabilito immediatamente un clima di fiducia con un Paese amico ed alleato. Questo passa attraverso la considerazione dei reciproci interessi nazionali e il pieno rispetto delle dinamiche istituzionali di ciascun Paese. E’ quanto trapela da ambienti qualificati del Quirinale sulla vicenda francese. I consolidati e preziosi rapporti di amicizia e collaborazione con la Francia vanno tutelati e preservati, aggiungono le stesse fonti. Anche il Premier Conte è intervenuto negando che le attuali frizioni con Parigi possano mettere in discussione un rapporto di antica data di natura culturale ed economica con i vicini d’Oltralpe e difendendo la scelta di Di Maio di incontrare alcuni esponenti dei gilet gialli, altro motivo di attrito con Parigi: ” Di Maio ha incontrato i gilet gialli come leader di partito“.

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