Mentre i pastori sardi sono in protesta contro il prezzo basso del latte, due malviventi ne hanno versato migliaia di litri nei campi. Arriva l’ultimatum di Coldiretti alla Regione Sardegna
In Sardegna, mentre i pastori continuano a protestare contro il prezzo basso, due uomini hanno versato migliaia di litri di latte sui campi. A Villacidro la tensione era alta quando i malviventi hanno compiuto intimidazioni contro un trasportatore di latte, affinché buttasse via il suo carico di 10.000 litri. Erano due uomini dal volto coperto, che hanno spaventato il trasportatore con delle spranghe: mentre, poi, il latte sgorgava sui campi, l’hanno costretto a filmare. Ora, sul fatto, indagano i Carabinieri: la vicenda, comunque, parrebbe slegata dalle rivendicazioni ufficiali dei pastori, che si sono sempre svolte in maniera pacifica. Il movente, comunque, è lo stesso: il prezzo basso del latte, a beneficio degli industriali e a discapito dei pastori. La protesta è iniziata nei giorni scorsi, per poi culminare oggi, quando i video del gesto sono rimbalzati in rete, tra messaggi di sostegno e di indignazione per lo spreco.
La vicenda, tuttavia, è solo la punta dell’iceberg di un problema che va avanti da anni. I pastori sardi devono far fronte a spese e a fatiche eccessive per l’allevamento dei loro animali, e il progressivo calo dei prezzi della loro merce non aiuta. La scorsa stagione, infatti, il prezzo era di 85 centesimi al litro, oggi ribassato a 60. Un problema reale, serio, su cui l’atto violento di Villacidro ha attirato l’attenzione. In una nota stampa della Regione si legge: “Si tratta di un atto deprecabile da condannare con forza, una gravissima intimidazione che offende la civile convivenza”.
La tensione che circonda la protesta dei pastori sardi è alta dopo che due malviventi hanno versato migliaia di litri di latte nei campi. Sebbene le rivendicazioni siano di vecchia data, l’atto di violenza ha reso urgente un’accelerata sulla questione del calo dei prezzi. Per questa ragione oggi gli attori della filiera ovino-caprina in Sardegna si sono riuniti intorno ad un tavolo di trattative. L’intento, anzitutto, era quello di stigmatizzare i fatti di Villacidro ed esprimere solidarietà all’azienda “Argiolas Formaggi“, a cui apparteneva il latte buttato via. Gli intervenuti, inoltre, hanno posto all’ordine del giorno l’urgenza di innalzare il prezzo almeno 70 centesimi, contro i 60 attuali.
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