Stanotte (tra il 1° e 2 febbraio), cade la festività della Candelora, anche conosciuta come “Festa di mezzo inverno”. Ecco cosa narra la tradizione
Tra il 1° e 2 febbraio, stanotte, si celebra la festività della Candelora. Conosciuta anche come “Festa di mezzo inverno“, è la notte che segna la predisposizione spirituale all’addio all’inverno, per il vicino arrivo della primavera. La tradizione cristiana vuole il 2 febbraio come giorno della presentazione di Cristo al Tempio, con la purificazione di Maria. Questa data, infatti, cade esattamente dopo 40 giorni dal Natale, quindi dal parto della Vergine. Come per molte ricorrenze cristiane, tuttavia, la Candelora affonda le proprie radici anche nella tradizione pagana. Nella stessa notte, infatti, i Celti onoravano la dea Brigid, poi diventata Santa Brigida d’Irlanda nella cristianizzazione. La festività della Candelora però deve la sua esistenza ai romani, che con la “festum candelarum” onoravano l’appropinquarsi della primavera. Il nome della Candelora, infatti, deriva dalla luce del sole, che comincia a farsi più alto all’orizzonte, ma ancora tenue come la luce di una candela.
Candelora: la “Festa di mezzo inverno”
Stanotte, tra il 1° e 2 febbraio, la tradizione cristiana festeggia la Candelora, chiamata anche “Festa di mezzo inverno“. Come già accennato, la ricorrenza ha radici sia cristiane che pagane. Secondo queste ultime, centrale sarebbe l’arrivo della stagione primaverile, che saluta i tempi rigidi dell’inverno. Ne è la prova il detto: “A Candelora se nevica o se plora dell’inverno siamo fora”. La versione cristiana della festa nacque in sostituzione a quella pagana e, anticamente, si festeggiava il 14 febbraio, 40 giorni dopo l’Epifania. Fu l’imperatore Giustiniano ad anticiparla, nel VI secolo, al 2 di febbraio, data ancora in vigore nel mondo cristiano.
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