Trump minaccia di portare gli U.S.A. fuori dal trattato sulle armi nucleari con la Russia. A comunicarlo è il segretario di stato Mike Pompeo
Gli Stati Uniti minacciano un’uscita dal trattato sulle armi nucleari con la Russia. Questa è l’intenzione del presidente Donald Trump, giunta per mezzo del segretario di stato Mike Pompeo. Stando alle sue parole, la decisione arriverebbe in risposta alle “violazioni della Russia” che “mettono a rischio milioni di europei e americani”. Sono dichiarazioni che, ancora una volta, sono foriere dei rapporti tesi che corrono tra i due Paesi.
Le accuse mosse al comportamento russo, volto a violare le condizioni del trattato, non sono passate inosservate. Puntuale è arrivata la reazione della Russia, che ha parlato per mezzo del viceministro degli Esteri Sergei Ryabkov. Il suo ammonimento ha puntato il dito contro gli U.S.A. che, uscendo dal trattato, “potrebbero schierare 48 missili da crociera in Europa, mettendo a Rischio la Russia centrale”. A questo si aggiungerebbe la possibilità di schierare “24 missili Tomahawk nucleari, dopo che i sistemi Aegis Ashore saranno schierati in Polonia”.
Usa-Russia, armi nucleari: il ritiro dal trattato
Attraverso le parole del segretario di stato Mike Pompeo, Donald Trump ha manifestato l’intenzione di ritirare gli Stati Uniti dal trattato sulle armi nucleari con la Russia. Si parla dell’accordo del 1987 che portò alla fine della Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica. A firmarlo furono l’allora presidente americano Ronald Reagan e Michail Gorbiaciov. Oggi il passo indietro della parte americana rischia di condurre i Paesi a una nuova e più pericolosa corsa al nucleare.
Il ritiro, tuttavia, sarà effettivo solo dopo sei mesi dall’annuncio, che sarà ritirato qualora la Russia tornerà a rispettare le disposizione sancite dal trattato. Secondo Pompeo, infatti, in questi mesi si potrà giungere a una nuova intesa.
LEGGI ANCHE —> USA, Russiagate: arrestato l’ex consigliere di Trump, Roger Stone