Venezuela, arrestati 5 giornalisti stranieri

L’ondata repressiva in Venezuela non risparmia neanche la stampa straniera: fermati cinque cronisti che stavano documentando l’evolversi della crisi politica in corso nel Paese.

Mentre Nicolas Maduro tende la mano all’opposizione dicendosi disponibile ad elezioni legislative anticipate, non si ferma in Venezuela la macchina repressiva. Dopo gli oltre 800 arresti tra i manifestanti e gli oppositori del regime chavista di Maduro, è il turno della stampa straniera a  finire nel mirino delle forze di sicurezza. Cinque cronisti, che stavano documentando l’evolversi della crisi politica in atto nel Paese, sono stati fermati. Sono due francesi, due colombiani e uno spagnolo. Del loro fermo ha dato notizia l’agenzia spagnola Efe, di cui i colombiani e lo spagnolo sono inviati. I due giornalisti francesi sono stati fermati insieme a un producer mentre facevano riprese fuori dal palazzo presidenziale.

Venezuela, arrestati 5 cronisti stranieri. Guaidò: ” Avviati contatti con l’esercito “

Intanto Juan Guaidò, autoproclamatosi Presidente ad interim, rivela in una lettera pubblica al New York Times di aver avuto contatti segreti con rappresentanti di primo piano delle Forze Armate venezuelane. Potrebbe essere la svolta per uscire dalla crisi che sta ulteriormente lacerando il tessuto sociale del Paese. Il sostegno dei militari è fondamentale per la sopravvivenza del regime di Maduro. Una fedeltà frutto delle scelte di politica economica che hanno assegnato proprio ai militari il controllo di strategici asset economici. ” La maggioranza di coloro che attualmente sono in servizio sono d’accordo con il fatto che i recenti rivolgimenti sono insostenibili per il Paese. La transizione richiederà il sostegno dei contingenti militati chiave. Abbiamo avuto degli incontri segreti con le Forze Armate e le Forze di Sicurezza “.

 

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