Giuliano Sangiorgi nel corso di un intervista con la rivista Vanity Fair parla dell’attuale situazione in Italia sui migranti e del chitarrista Lele Spedicato
In un intervista a Vanity Fair, Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro attacca il ministro Matteo Salvini. Parlando dell’attuale situazione che c’è in Italia con i migranti Sangiorgi afferma: “Quando da Brindisi arrivò la nave da Tirana ero piccolissimo. Ricordo che mio padre non mi fece andare a scuola e ritirò il suo stipendio per portare centinaia di piccoli pacchetti di cibo, che portammo poi alla banchina del porto”. Giuliano si chiede quindi che fine abbia fatto l’Italia del padre, quella che accoglie e aiuta. Nel corso dell’intervista non sono mancati attacchi al ministro Matteo Salvini: “Quello che non accetto è che un Salvini dica agli artisti cosa debbano o non debbano dire. Sarebbe come suggerire a un fornaio di fare solo il pane o al cameriere di servire a tavola e tacere”. Sempre sull’argomento Sangiorgi dice anche che “Stai nel tuo ghetto’ è un discorso che non accetto, così come non accetto che si urli ‘prima gli italiani”.
Negramaro, la preoccupazione per Lele Spedicato
Nell’intervista si è parlato anche di Lele Spedicato, il chitarrista del gruppo che ha rischiato la vita a causa di un’emorragia celebrale il 17 Settembre. “Se Lele non fosse tornato dal buio io avrei smesso di cantare, perchè tutto è nato quando lui era solo un ragazzo e aveva negli occhi una luce, una fame e una voglia che non ho più rivisto in nessun altro. Senza Lele non avrei continuato più a stare su un palco, semplicemente perchè una storia come la nostra, in Italia, non esiste” confessa Sangiorgi.