Un ultraleggero di ultima generazione, in Salento, precipita e prende fuoco. Morti nell’impatto il pilota, un imprenditore di 73 anni, ed il suo passeggero
Dopo la collisione in volo nei cieli della Valle d’Aosta, costata la vita a sette persone, un’altra tragedia aerea, questa volta in Salento. Un aereo ultraleggero è precipitato e le due persone a bordo sono morte nell’impatto. Le due vittime sono il pilota del velivolo, Tommaso Arbace, 73 anni, imprenditore edile di Gagliano del Capo (Lecce) e Gianluca Causo, 43 anni, di Melissano (Lecce). Il velivolo è caduto nei pressi della strada provinciale che collega Ugento alla frazione di Gemini. Secondo una prima ricostruzione, l’ultraleggero avrebbe preso fuoco prima di toccare il suolo mentre, secondo un’altra versione, si è incendiato subito dopo lo schianto al suolo. Il velivolo era decollato nel primo pomeriggio dal campo volo di Gemini che sorge nel territorio di Ugento, in provincia di Lecce.
Salento, precipita ultraleggero: due morti. L’errore umano la possibile causa.
Sul posto sono subito intervenuti i Carabinieri ed i vigili del fuoco che hanno transennato l’area per poter recuperare e repertare i rottami del velivolo. Operazione preliminare necessaria ai fini degli esami peritali che verranno effettuati nei prossimi giorni. Fra le possibili cause all’attenzione degli inquirenti un improvviso malore del pilota, data l’età avanzata, l‘errore umano od un’avaria all’ultraleggero. Tuttavia, a quanto risulta, si tratta di un velivolo di ultima generazione, costruito in carbonio e vetroresina. Un ultraleggero avanzato che garantisce prestazioni di ottimo livello e che può superare i 250 chilometri orari. Il 25 maggio 2014 nella stessa aerea, tra Gemini ed Ugento, era precipitato un altro ultraleggero. A bordo viaggiavano padre e figlio che morirono nello schianto.