Giuseppe Gulotta, vittima di un errore giudiziario, ha scontato da innocente 22 anni di carcere per l’omicidio di Alcamo. Ora chiede 66 milioni in risarcimento
Chiede un risarcimento di 66 milioni Giuseppe Gulotta, che ha scontato 22 anni in carcere per l’omicidio di Alcamo pur essendo innocente. Si tratta di uno degli errori giudiziari più gravi della storia italiana. A farne le spese fu Giuseppe Gulotta, ex muratore di Certaldo (Firenze), arrestato nel gennaio del 1976 con una grave accusa a suo carico. Gli inquirenti sostenevano che avesse ucciso Salvatore Falcetta e Carmine Apuzzo, due carabinieri della stazione di Alcamo Marina, in provincia di Trapani. A compiere la strage fu un commando di 4 membri, che aprirono il fuoco facendo irruzione in caserma. L’allora diciottenne Gulotta, depositò la confessione del crimine, la quale gli procurò la condanna all’ergastolo. Gli altri 3 presunti membri, giudicati ugualmente colpevoli, si diedero alla latitanza. Il fatto sembrò già oscuro quando l’accusatore dei 4 uomini si tolse la vita.
La svolta arrivò prima nel 2008, quando un brigadiere ammise che la confessione degli accusati fu rimediata grazie a metodi coercitivi. Qualche anno dopo, nel 2012, la corte d’appello di Reggio Calabria accertò che i Carabinieri avevano estorto una sua falsa confessione mediante torture e intimidazioni. Il danno arrecato a Gulotta fu comunque enorme, perché nel frattempo aveva scontato, ingiustamente, 22 anni di prigione. In quella sede, lo Stato erogò 6,5 milioni all’uomo, la cifra più alta mai stabilita per un risarcimento in Italia.
Errore giudiziario Alcamo: richiesti 66 milioni
Ora una nuova richiesta alza la posta per il risarcimento dell’errore giudiziario di Alcamo: Giuseppe Gulotta chiede che gli siano versati oltre 66 milioni per aver scontato ingiustamente 22 anni di reclusione. Nella cifra sono inclusi tutti i danni non patrimoniali arrecati alla vittima, dall’accusa ad oggi. I legali Baldassare Lauria e Pardo Cellini, difensori di Gulotta, depositeranno presto l’atto, che include anche la citazione della responsabilità penale dell’Arma dei Carabinieri nei fatti di Alcamo.
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