A Viterbo un maxiblitz dei carabinieri. Nell’operazione sono stati arrestate 13 persone.
I carabinieri del comando provinciale di Viterbo hanno eseguito all’alba di oggi un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Roma. Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, si è disposto l’arresto di 13 persone, tutte indagate, a vario titolo, per i reati di associazione a delinquere di stampo. L’operazione è avvenuta in seguito ad un’articolata attività investigativa che ha delineato l’esistenza di un’organizzazione dai connotati mafiosi. L’organizzazione era dedita, principalmente, a imporre il proprio controllo su attività economiche, come i “compro oro”, i locali notturni e ditte di trasloco e al recupero crediti nella provincia di Viterbo. Le indagini hanno consentito alle autorità di ricostruire i tasselli di un mosaico che ha portato alla luce un pericoloso panorama criminale.
Viterbo, operazione antimafia: trovati collegamenti con la Ndrangheta
Un articolato sodalizio criminale, collegato ad ambienti della ‘ndrangheta che si era imposto a Viterbo e provincia attraverso una serie di aggressioni e gravi atti intimidatori. Il sodalizio finito nel mirino del maxi blitz aveva “solidi collegamenti” con la famiglia ‘ndranghetista Giampa’ di Lamezia Terme. A capo delle organizzazioni c’erano due imprenditori. Uno dei due è di origini calabresi con legami con la famiglia criminale. L’altro arrestato, un albanese di 36 anni che si occupava di locali notturni e rivendita di auto. L’organizzazione imponeva il suo controllo sul territorio anche con la vendita di stupefacenti.