Primi scontri in Venezuela dopo che Juan Guaidò si è autoproclamato Presidente ad interim. Sul terreno si contano almeno 14 morti e numerosi feriti. Eseguiti 218 arresti
Venezuela sull’orlo della guerra civile. Il leader dell’opposizione e Presidente dell’Assemblea Nazionale, nonostante sia stata esautorata da Nicolas Maduro, si è autoproclamato Presidente ad interim in attesa di libere elezioni. Il 35enne Juan Guaidò ha prestato giuramento a Caracas davanti ad una folla osannante che ha anche intonato l’inno nazionale. Nel contempo il Presidente Maduro ha chiamato alla mobilitazione per difendere la Patria il popolo ” agguerrito e combattente “. Negli scontri che ne sono seguiti, secondo l’Osservatorio venezuelano dei conflitti sociali, si contano almeno 14 morti, feriti e ben 218 arresti. Un’ondata repressiva resa possibile dal fatto che il regime chavista di Maduro ha ancora il pieno controllo dell’esercito. Intanto Maduro ha arringato la folla dei suoi sostenitori riunitisi a Palazzo Miraflores, sede della Presidenza: ” Siamo la maggioranza, siamo il popolo di Hugo Chavez, solo la gente ci può cacciare. Ci difenderemo ad ogni costo “.
Venezuela, Maduro taglia le relazioni diplomatiche con gli Usa
” Concedo 72 ore di tempo ai diplomatici Usa perché lascino il Paese “. Questo è l’ultimatum lanciato da Nicolas Maduro dopo che gli Stati Uniti sono stati tra i primi a riconoscere il neopresidente ad interim Guaidò. ” Dispongo di interrompere le relazioni diplomatiche e commerciali con il governo imperialista di Washington “, ha poi specificato. Gli Stati Uniti a ruota sono stati imitati dalla maggioranza degli stati sudamericani, aderenti all’OAS, e da gran pare della comunità internazionale. Solo la Bolivia del Presidente Evo Morales si è da subito schierata dalla parte di Maduro. Intanto il Brasile, attraverso il vicepresidente Mourao, fa sapere che, pur riconoscendo la legittimità di Guaidò come Presidente, non parteciperà ad alcun intervento militare nel Paese. ” Non fa parte della nostra politica estera intervenire nelle questioni interne di altri Paesi. Il Brasile sosterrà politicamente ed economicamente la transizione verso la democrazia del Venezuela “.