CGIL, Maurizio Landini sarà il nuovo segretario generale

CGIL, Maurizio Landini sarà il nuovo segretario generale
Maurizio Landini (Ivan Crivellaro, Wikipedia Commons)

L’ex segretario della Fiom Maurizio Landini sarà il nuovo segretario generale della CGIL dopo Susanna Camusso. Vincenzo Colla sarà il suo vice

Maurizio Landini sarà, dopo Susanna Camusso, il nuovo segretario generale della CGIL.

Vincenzo Colla invece sarà il suo vice. Questo, l’accordo a cui si è giunti nella notte, dopo lunghe trattative per definire i nuovi vertici della Cgil, che prenderanno il posto dei predecessori.

La Camusso lascia la guida del sindacato dopo il limite dei due mandati e otto anni.

Il prossimo vicesegretario generale Colla sarà affiancato da una donna, probabilmente Gianna Fracassi, considerata più in continuità con Camusso-Landini.

Inoltre, a Colla verrà riconosciuta anche un’altra presenza nella segreteria confederale, dove si liberano due dei dieci posti, quelli di Camusso e Franco Martini.

Questi saranno sostituiti da Vito Miceli, il segretario dei chimici-tessili, dell’area riformista che sostiene Colla, e da una sindacalista ancora da individuare.

Colla infine dovrebbe avere anche il 40% dei componenti del direttivo.

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CGIL, Maurizio Landini sarà il nuovo segretario generale: attesa l’ufficialità

L’ufficialità delle nomine arriverà probabilmente quando si riunirà la commissione elettorale, giovedì pomeriggio, nell’ambito del Congresso nazionale della Cgil a Bari.

La scelta del nuovo leader aveva in realtà creato una spaccatura all’interno della confederazione, divisa appunto tra la candidatura di Landini, indicato dalla maggioranza della segreteria e quella Colla, sponsorizzata dallo Spi e i pensionati Cgil.

Vincenzo Colla ha commentato la decisione a Rainews24:”Abbiamo deciso che Maurizio Landini si candiderà a fare il segretario generale di tutti, le divisioni hanno portatosempre sciagure“.

“L’accordo – ha aggiunto Colla – prevede di dare spazio a tante pluralità e rappresentanza ai nostri gruppi dirigenti. La Cgil è fatta di tanti io che diventano noi. Io penso che abbiamo fatto un accordo con un messaggio importante anche alla politica di sinistra, la cultura progressista deve unirsi“.

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