Cina, rallenta l’economia: il Pil al minimo dal 1990

(Ilsole24ore)

Anche i dati del IV trimestre 2018 confermano il rallentamento dell’economia cinese che comincia a pagare gli effetti della guerra dei dazi con gli Usa

L’economia cinese  segna il passo anche nel quarto trimestre 2018, con una crescita congiunturale dell’1,5% e quella tendenziale del 6,4%. Invece, secondo i dati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica cinese, la produzione industriale a dicembre è aumentata al 5,7% dal 5,4% del mese precedente. Tuttavia anche il gigante orientale dell’economia sta incominciando a pagare dazio alla guerra commerciale con gli Usa. Infatti, finora, la guerra dei dazi è costata alla Cina lo 0,2% del Pil che così si attesta al livello più basso dal 1990. Non solo la contrapposizione economica agli Usa ma ad incidere sul tale performance non in linea con le previsioni degli analisti anche la riduzione del debito da parte dei governi regionali e delle aziende.

Cina, rallenta l’economia e trascina al ribasso le Borse europee.

Nell’attuale mondo globalizzato il rallentamento dell’economia cinese, come per un effetto domino, si ripercuote anche sul mercato azionario europeo, con i principali listini che arretrano dopo una brillante settimana. Complice anche l’assenza degli investitori statunitensi in concomitanza con  Martin Luther King Day. Piazza Affari ulteriormente penalizzata dallo stacco della cedola dei dividendi di Enel e Snam. Giù le banche a cominciare da Banco Bpm, Unicredit e Ubi. Ancora debole Telecom Italia che venerdì aveva ceduto il 7,2% dopo i conti preliminari 2018 e le previsioni sul 2019. Comunque è tutto il settore delle telecomunicazioni in Europa a essere penalizzato come confermano i cali di Deutsche Telekom e di Orange. In controtendenza la Exor, la holding della famiglia Agnelli, trascinata dalla Juventus Fc che da inizio 2019 ha registrato un balzo in avanti del valore delle proprie azioni del 35%.

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