Bankitalia rivede al ribasso le stime di crescita del Pil, in calo dello 0.4% rispetta a quanto preventivato in precedenza. L’ironia di Di Maio: ” Spesso non ci prende
Bankitalia rivede al ribasso le stime di crescita del Pil . Secondo quanto si legge nel bollettino dell’istituto bancario centrale ” la proiezione centrale della crescita de Pil è pari allo 0,6% quest’anno, lo 0.4% in meno rispetto a quanto valutato in precedenza “. Mentre ” le proiezioni centrali della crescita nel 2020 e 2021 sono rispettivamente dello 0,9% e dell’1%. Inoltre, dopo che la crescita si è arrestata nel terzo trimestre, gli indicatori congiunturali fanno intravedere un’ulteriore diminuzione della produzione. Un quadro macroeconomico che si traduce di fatto in una recessione tecnica. A rendere ancora più fosco lo scenario la contrazione dei consumi delle famiglie, calati dello 0,1% nel terzo trimestre. Dato statistico che viaggia in parallelo con il reddito disponibile, -0,2 sempre nel terzo trimestre.
Bankitalia, stima Pil rivista al ribasso. Di Maio: ” Spesso non ci prende “
L’allarme lanciato da Palazzo Koch conferma quello che molti analisti paventavano: all’orizzonte si affaccia l’ombra minacciosa di una manovra correttiva dei conti stimata in almeno 7 miliardi. Tuttavia il governo non sembra preoccupato, anzi, fonti di Palazzo Chigi rimarcano come le stime divulgate da Bankitalia confermino, semmai, la necessità di una manovra espansiva come quella appena varata dall’esecutivo. Più sprezzante, invece, il commento del vicepremier Di Maio che, interpellato sull’argomento, ha definito “apocalittiche” le stime del Pil; per poi rincarare la dose bacchettando Bankitalia in quanto ” spesso non ci prende “. Non pago, il vicepremier non ha mancato di lanciare un’ultima stoccata al curaro ai vertici di Palazzo Koch: ” Quando c’erano quelli prima di noi le stime erano sempre al rialzo, con noi al ribasso “.