Il Consiglio dei Ministri ha approvato il “decretone”: reddito di cittadinanza e quota 100 si faranno. Conte: “Non promesse, ma progetto”.
Il Consiglio dei ministri ha varato il cosiddetto “decretone”. Il documento contiene il testo definitivo di due misure cardine del governo gialloverde: reddito di cittadinanza e pensioni, con particolare attenzione a quota 100. A differenza di quanto dichiarato inizialmente, il reddito andrà anche agli stranieri residenti in Italia da almeno 10 anni. Quota 100 significa che si potrà andare in pensione con 62 anni di età e almeno 38 di contributi. Il CDM, inizialmente previsto per le 18, è iniziato in ritardo ed è stato seguito da una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i vicepresidenti Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
Conte: “Non promesse, ma progetto di cui andiamo fieri”
In conferenza stampa, il premier Conte ha presentato con orgoglio le novità introdotte dal Decretone. “Quella di oggi è una tappa fondamentale per questa esperienza di governo. Sono due misure che non rispondono a estemporanee promesse elettorale ma costituiscono un progetto di politica economica sociale di cui questo governo va fiero. E’ un progetto che riguarda cinque milioni di persone che si trovano in povertà e un milione di persone che potranno andare nel triennio in anticipo in pensione. “Vediamo anche noi che si profila una congiuntura non favorevolissima, ma dateci tempo. Consentiteci di mettere in atto le misure, in particolare sugli investimenti. C’è tempo per tutto, ora ci concentriamo su questo e siamo molto ottimisti” ha concluso il premier Conte.
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