Sgominata un’organizzazione criminale, costituita da italiani e stranieri, dedita al traffico di migranti ed al contrabbando di tabacchi. 14 fermi tra italiani e stranieri. Alcuni di essi bloccati al porto di Palermo in partenza per Tunisi
Appena pochi giorni fa si è conclusa la vicenda dei 49 migranti a bordo delle due navi Sea Watch e Sea Eye. Otto stati dell’Unione europea hanno accettato di ricollocarli quota parte all’interno dei loro confini ponendo così fine alla loro odissea. Per quasi tre settimane quei 49 migranti sono stati in balia delle onde in attesa che un porto si rendesse disponibile a farli sbarcare. Un successo della linea dura del Ministro dell’Interno Salvini che non si è intenerito ribadendo la chiusura dei porti italiani. Un no motivato dalla necessità di stroncare il traffico di esseri umani, gestito da organizzazioni criminali che lucrano sulla disperazione dei migranti ed alimentato dalla politica dell’accoglienza indiscriminata. A conferma delle posizioni del titolare del Viminale, un sodalizio criminale che sfruttava i migranti e contrabbandava tabacchi è stato disarticolato dai finanzieri di Palermo.
Traffico di migranti, 14 fermi: indagati italiani e stranieri
Nell’operazione, denominata ‘Barbanera‘, sono stati eseguiti 14 fermi disposti dalla Dda nei confronti di altrettanti indagati, italiani e stranieri. Al blitz hanno partecipato lo Scico e i comandi provinciali di Trapani e Agrigento. Contestato anche il reato di fittizia intestazione di beni e attività economiche. Alcuni degli indagati sono stati bloccati presso il porto di Palermo mentre erano in procinto di imbarcarsi per Tunisi. Uno di loro aveva non sé contante, ritenuto frutto di attività illecite, per oltre 30.000 euro. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate tre imprese attive nel Trapanese nonché diversi immobili, automezzi, due pescherecci, denaro contante e rapporti bancari per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro.