E’ ufficialmente terminata la lunga latitanza di Cesare Battisti, atterrato alle 11.38 all’aeroporto romano di Ciampino. Ad attenderlo il Ministro della Giustizia Bonafede e quello dell’Interno Salvini
Si è ufficialmente conclusa la ventennale latitanza di Cesare Battisti. L’ex primula rossa è atterrato alle 11.38 all’aeroporto romano di Ciampino, proveniente dalla Bolivia dove ieri è stato arrestato durante un’operazione congiunta Interpol e Polizia italiana. Ad attenderlo allo scalo militare romano il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e quello dell’Interno Matteo Salvini. Grande soddisfazione da parte dei due esponenti del governo. Il titolare del Viminale, dopo aver ringraziato le forze dell’ordine, ha dichiarato: ” Chi sbaglia paga, ora l’Italia è un Paese rispettato “. Gonfia il petto anche il Guardasigilli: “Oggi diciamo al mondo che nessuno può sottrarsi alla giustizia italiana. Quando Battisti varcherà la porta del carcere finalmente sconterà l’ergastolo per tutti i reati commessi “.
Cesare Battisti è atterrato a Ciampino: lo attende il carcere di Rebibbia
Poco prima dell’approdo in Italia dell’ex militante dei Pac, il Procuratore generale di Milano Alfonso ed il sostituto Lamanna avevano precisato che Battisti sconterà l’ergastolo ostativo che esclude la possibilità di godere dei benefici durante l’esecuzione della pena. Infatti, ai sensi dell’art.4 bis dell’ordinamento penitenziario, il suo curriculum non gli consente di ottener, al momento, una serie di benefici. Verrà tradotto nel carcere romano di Rebibbia dove sarà confinato in un cella singola ed in isolamento diurno per 6 mesi. Intanto per l’ambasciatore in Bolivia, Placido Vigo, l’immediata estradizione di Battisti in Italia è frutto della brillante concertazione tra le autorità boliviane e quelle italiane. Accordo che ha permesso di bypassare il Brasile le cui autorità giudiziarie avrebbero subordinato il placet alle rassicurazioni sul massimo della condanna in 30 anni.