Polonia, sospetta rete di spionaggio legata a Huawei: due arresti

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In Polonia l’agenzia per la sicurezza nazionale ha messo in arresto due persone con l’accusa di spionaggio. Una di queste è un cittadino cinese, dipendente di Huawei.

 

Il colosso Huawei è finito nell’occhio del ciclone di un sospetto spionaggio: in Polonia sono finiti in arresto due individui, uno dei quali sarebbe un uomo d’affari cinese alle dipendenze dell’azienda. Si parla di un legame tra l’intelligence cinese e Huawei, finito nella rete di sospetti di Unione Europea, Canada e Stati Uniti già da qualche tempo.

Tutto era iniziato lo scorso dicembre con l’arresto, in Canada, di Meng Wanzhou, direttrice finanziaria dell’azienda. In quel caso il governo di Pechino si affrettò a smentire i fatti, lamentando un accanimento contro la Cina e arrestando a sua volta alcuni cittadini canadesi, mettendo in piedi accuse simili. Di seguito, diversi Paesi hanno avviato indagini a tappeto nei confronti di Huawei, per scovare eventuali azioni di spionaggio per conto dei servizi segreti cinesi. Questo è il caso della Polonia, dove la ABW ha fatto scattare le manette ai polsi di due presunte spie. Il loro nomi si conoscono solo parzialmente: Weijing W. e Piotr D.

Spionaggio Huawei: gli arresti

L’agenzia per la sicurezza nazionale in Polonia ha ordinato due arresti per spionaggio: gli accusati sono due uomini, uno dei quali è legato all’azienda Huawei. L’altro arrestato, come riportato dal coordinatore dei servizi segreti polacchi, sarebbe un consigliere di Orange Polska, la sezione polacca della nota azienda di telefonia francese. Su territorio polacco, Orange e Huawei intrattengono ancora collaborazioni, a differenza di quanto accade in altri Paesi. Le autorità temono che i rapporti tra Huawei e le altre aziende di tlc, nella costruzione delle reti 5g, spiani la strada alla spia di dati sensibili per conto dell’intelligence cinese.

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