Pink Floyd, Roger Waters intenzionato a suonare “The Wall” lungo la frontiera Messico-Stati Uniti

Roger Waters, bassista e cofondatore dei Pink Floyd, ha dichiarato di voler suonare "The Wall" lungo la frontiera Messico-USA
Roger Waters, bassista Pink Floyd

Roger Waters, bassista e cofondatore degli storici Pink Floyd, ha annunciato di voler suonare “The Wall” per intero lungo la frontiera Messico-Stati Uniti

Il cofondatore degli storici Pink Floyd, Roger Waters ha dichiarato di voler suonare per intero “The Wall” lungo la frontiera Messico-Stati Uniti. Per il bassista, l’album cult del gruppo torna ad essere rilevante ora più che mai con la presidenza degli USA di Donald Trump. “The Wall” potrebbe essere suonato direttamente sulla frontiera messicana, li dove Donald Trump vorrebbe innalzare un muro per dividere il suo paese dal sud America. “Perché ciò non accada bisogna che ci sia un risveglio globale contro queste politiche di estrema destra” ha detto Waters. “Le fogne sono gonfiate da uomini avidi e potenti”, conclude. Per quanto riguarda invece il disco nello specifico, “The Wall” sarebbe per Waters “Molto rilevante ora con Mr. Trump e tutto questo parlare di costruire muri e creare quanta più inimicizia possibile tra le etnie e le religioni”. Insomma, il messaggio dello storico bassista dei Pink Floyd è chiaro e l’album, proprio questa volta è adatto all’occasione.

“The Wall”, il disco dei Pink Floyd che ha segnato un’epoca

“The Wall” è l’undicesimo album in studio del gruppo musicale britannico Pink Floyd, pubblicato nel 1979 dalla Harvest/EMI in Europa e dalla Columbia/Sony nel resto del mondo. Il disco parla di Pink, una rockstar che a causa di una serie di traumi psicologici, arriva a costruirsi un “muro” mentale attorno ai propri sentimenti dietro al quale si isola. “The Wall” è un capolavoro per il connubio tra liriche, musica ed esecuzione dal vivo. Roger Waters non ha mai fatto in modo di nascondere il suo odio nei confronti di Donald Trump. Durante il concerto di Roma aveva manifestato forte disprezzo per il presidente in carica e la proposta di suonare “The Wall” è un’ulteriore segnale.

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