L’immunologo Roberto Burioni propone alle forze politiche di sottoscrivere un patto che le impegni a governare contrastando la pseudoscienza. Tra i firmatari anche Beppe Grillo e Matteo Renzi
In un’epoca in cui imperano i social network ognuno si sente autorizzato a dire la propria opinione su qualsiasi argomento pur non avendo la relativa competenza. Nessuno contesta il sacrosanto diritto di potersi esprimere su qualsiasi tematica, eppure bisognerebbe distinguere tra chi twitta e/o posta con cognizione di causa e chi al contrario ha soltanto una vaga idea di ciò di cui pretende di discettare. Insomma non si può, come lamentava il compianto Umberto Eco, dare lo stesso credito allo scemo del villaggio ed ad un Premio Nobel. Sulla stessa lunghezza d’onda del grande semiologo anche l’immunologo Roberto Burioni, da sempre in prima linea nel contrasto alle fake news di natura medico-scientifica che circolano sul web. L’ultima sua iniziativa ha del clamoroso: un patto per la scienza.
Patto per la scienza, Burioni: ” La scienza non ha colore politico “
In sintesi, un patto a difesa delle acquisizioni della scienza per sostenerne la ricerca e confutare la pseudomedicina dal momento che ci si può dividere su tutto ma deve pur esserci un terreno comune. Di conseguenza con questo patto Burioni invita tutte le forze politiche ad impegnarsi a legiferare in maniera tale da rendere inoffensivi i divulgatori di baggianate pseudoscientifiche. Un appello rivolto, quindi, a tutte le formazioni politiche visto che la scienza non ha un colore politico. Fin qui nulla di nuovo. Ed allora perché tanto clamore? Semplice. A sottoscriverlo anche Beppe Grillo, padre nobile del M5S, e Matteo Renzi che ha tra i suoi bersagli preferiti i tanti grillini sostenitori delle teorie scientifiche più balzane, dalle scie chimiche alla Terra piatta. Insomma, un primo risultato Burioni lo ha raggiunto: mettere d’accordo maggioranza ed opposizione come neanche sulle riforme costituzionali.