Sospese e indagate due maestre a Cassino, accusate di maltrattamenti su bimbi dai 3 ai 5 anni. Le indagini sono scattate dopo la denuncia dei genitori di un bambino
Nella mattinata di oggi, 10 gennaio 2019, gli agenti del commissariato di Cassino hanno fermato due maestre di 54 e 63 anni, accusate di maltrattamenti continuati nei confronti di bimbi dai 3 ai 5 anni.
Nei confronti delle due maestre è scattata la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio di insegnante.
Le indagini sono state avviate dagli investigatori del commissariato di Cassino a seguito di dichiarazioni raccolte dai genitori di uno degli alunni che riferivano che loro figlio si mostrava riluttante ad andare a scuola, manifestando uno stato di ansia e disagio.
La notizia arriva pochi giorni dopo un altro caso di maltrattamenti avvenuto a Roma, in un asilo sito nella zona dei Castelli Romani.
Cassino, fermate due maestre per maltrattamenti ai bimbi: elementi di “rilevante gravità”
Erano tutti bambini dai 3 ai 5 anni e subito sono partite le indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Cassino Roberto Bulgarini Nomi.
Gli elementi emersi sono apparsi immediatamente di “rilevante gravità“.
Le maestre, quasi ogni giorno, assumevano nei confronti dei bimbi loro affidati comportamenti violenti.
Spintoni e strattoni, i bimbi venivano trascinati con forza, in alcuni casi percossi con schiaffi alla testa.
Costretti a volte, anche con la forza, a rimanere con il capo riverso sul banco, sottoposti a punizioni umilianti e pericolose per la loro incolumità.
Ad esempio, come raccolto da La Repubblica, le maestre mettevano i bimbi seduti in punizione sopra un mobile, ingiuriandoli, urlandogli contro e cioè avvicinando loro il viso a quello dei bambini e minacciandoli con frasi forti.
“Ti faccio sputare io per terra, animale”; “ti faccio cadere tutti i denti”; “se fai cadere l’acqua è meglio che ti scavi la fossa”; “adesso vado a prendere la corda e ti lego con la corda sulla sedia”.
Fonte video: Polizia di Stato, YouTube