Sul caso Carige, dopo il decreto approvato in favore dell’Istituto ligure, arrivano le parole di Renzi. L’ex Premier attacca Di Maio e Salvini
“Sono bastati dieci minuti di una riunione notturna del Consiglio dei ministri per smentire cinque anni di insulti e menzogne contro di noi”.
Queste le parole di Matteo Renzi, che così ha commentato la decisione da parte dello Stato di agire tramite decreto sul Caso Carige.
“Stanotte il Governo ci ha messo dieci minuti, e in dieci minuti ha salvato una banca, la banca di Genova“, afferma in un video pubblicato su Twitter Renzi.
L’ex Premier non critica la scelta di salvare i conti dei cittadini, decisione che anzi ritiene giusta e condivisibile.
La critica di Renzi sul caso Carige va a Salvini e a Di Maio che “si devono vergognare, non per quello che hanno fatto in dieci minuti ieri sera, ma per quello che hanno detto per anni e anni contro di noi”.
“Hanno truffato gli italiani – prosegue Renzi – raccontando storie non vere su di noi, sulla Tav, sulla Tap, sull’Ilva, sulle trivelle, e adesso persino sulle banche”.
Carige, dopo il decreto arriva l’attacco di Renzi a Di Maio e Salvini: le reazioni del PD
“E’ proprio vero – conclude Matteo Renzi – puoi ingannare qualcuno per tutta la vita e puoi ingannare tutti per una sola volta.
Ma non puoi ingannare tutti per tutta la vita. Con la vicenda delle banche di ieri Salvini e di Maio devono semplicemente scrivere la parola vergogna”.
L’ex premier non è l’unico esponente del PD ad aver commentato la decisione dello Stato di salvare Carige.
“Ieri il Governo del cambiamento ha salvato una banca. Giusto così, per i risparmiatori.
Ma se fossero uomini seri Di Maio e Salvini dovrebbero riconoscere che hanno fatto la stessa cosa che abbiamo fatto noi. Non lo faranno.
Perché la parola verità non appartiene al loro vocabolario”, scrive in un tweet Maria Elena Boschi.
Ieri il Governo del cambiamento ha salvato una banca.Giusto così,per i risparmiatori. Ma se fossero uomini seri Di Maio e Salvini dovrebbero riconoscere che hanno fatto la stessa cosa che abbiamo fatto noi. Non lo faranno.Perché la parola verità non appartiene al loro vocabolario
— Maria Elena Boschi (@meb) January 8, 2019
Segue anche Luigi Marattin, capogruppo Pd in commissione Bilancio della Camera, che sottolineando i rapporti del premier Conte con Carige, si domanda: “Dati i rapporti del premier Conte con Carige (tramite il suo socio Alpa, consigliere Carige, ed essendo egli stesso stato consulente di Mincione, socio Carige) nel Cdm di ieri sera si è astenuto sul decreto salvabanche? È uscito al momento del voto? Gradita risposta”.
Una domanda: dati i rapporti del premier Conte con Carige (tramite il suo socio Alpa, consigliere Carige, ed essendo egli stesso stato consulente di Mincione, socio Carige) nel Cdm di ieri sera si è astenuto sul decreto salvabanche? È uscito al momento del voto?Gradita risposta.
— Luigi Marattin (@marattin) January 8, 2019
Non si è fatta attendere la risposta al PD del vicepremier Matteo Salvini: “Mentre Renzi e Boschi i risparmiatori li hanno ignorati e dimenticati, noi siamo intervenuti subito a loro difesa senza fare favori alle banche, agli stranieri o agli amici degli amici.
Bene l’azione a tutela dei risparmiatori liguri e italiani e bene il miliardo e mezzo stanziato in manovra per gli altri cittadini truffati”.
Sono bastati dieci minuti di una riunione notturna del Consiglio dei Ministri per smentire cinque anni di insulti e menzogne contro di noi. Matteo Salvini e Luigi Di Maio devono solo vergognarsi.#Carige pic.twitter.com/qU1gklLRRJ
— Matteo Renzi (@matteorenzi) January 8, 2019