Il comune di Bari pagherà fino a 25 euro al mese tutti coloro andranno al lavoro o a scuola in bici. A lanciare l’iniziativa, sperimentale e per 4 mesi, è il sindaco di Bari Antonio Decaro, dopo la delibera approvata dalla giunta cittadina
25 euro al mese versati dal Comune sul conto corrente a chi andrà a lavoro o a scuola in bici. La notizia è riportata da La Repubblica.
L’iniziativa, in via sperimentale per 4 mesi, è lanciata dal Sindaco del Capoluogo pugliese Antonio Decaro, dopo la delibera approvata dalla giunta cittadina.
“Il nuovo anno si apre con un regalo per tutti gli amanti della bicicletta.
È stato pubblicato il bando per selezionare tutti i rivenditori di biciclette dove sarà possibile acquistare una bici con il contributo del Comune di Bari”, ha annunciato il Sindaco Decaro.
I ciclisti dovrebbero ricevere 20 centesimi di euro per ogni chilometro fatto nel tragitto casa-lavoro, e 4 centesimi per altri percorsi cittadini.
Per chi decidesse di optare per la bici elettrica invece, cifre dimezzate.
Tuttavia, i rimborsi non potranno superare un euro al giorno e 100 euro in quattro mesi.
L’obiettivo del 2019 è raddoppiare il numero delle biciclette presenti in città.
Bari, 25 euro al mese dal Comune a chi va a lavoro o a scuola in bici: il kit di monitoraggio
Il capoluogo pugliese è il primo in Italia ad adottare il modello francese ‘offrendo’ soldi a chi rinuncia all’automobile e opta per la bicicletta.
Tra gli incentivi finanziati dal progetto ci sarebbero anche i contributi per l’acquisto delle biciclette, siano esse mountain bike, pieghevoli o a pedalata assistita.
Inoltre, 150 euro per un mezzo nuovo di fabbrica, 250 euro per il modello elettrico e 100 euro per una bici ricondizionata.
Ciascun ciclista sarà dotato di un kit con gps antifrode per il monitoraggio dei chilometri percorsi e via via ogni mese sarà bandita una gara: in palio un bonus extra di 50 euro ai primi dieci lavoratori che avranno pedalato di più.
Il progetto è parte di un programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro cofinanziato dal ministero dell’Ambiente con circa 545mila euro.