Le mobilitazioni di sindacati e pensionati di ieri hanno spinto Conte a citare l’Avaro di Molière: il taglio alle pensioni, per il premier, sarebbe “impercettibile”. Replicano ironicamente le opposizioni
Il premier Giuseppe Conte ha paragonato i pensionati in protesta contro il taglio alle pensioni all’Avaro di Molière: è accaduto durante la conferenza stampa di fine anno. La mobilitazione dei sindacati dei pensionati, partita ieri in tutto il Paese, ha posto sotto la lente d’ingrandimento alcune misure previste per l’immediato futuro. Ciò che di più preoccupa è il taglio della rivalutazione degli assegni, inserito nel maxiemendamento alla manovra e approvato in Senato. “Non siamo il bancomat del governo”: così ieri tuonavano sindacati e pensionati in piazza, paventando dei tagli agli assegni pensionistici di circa 2,5 miliardi per il 2019.
Per scongiurare l’ombra sull’allure populista della manovra governativa, Conte si è affrettato a minimizzare le ragioni dei manifestanti. Secondo il Presidente del Consiglio, infatti, il taglio alle pensioni andrebbe ad intaccare soltanto gli assegni sopra i 1522 euro lordi; per quelli meno corposi, invece, definisce “impercettibili” i tagli previsti. “Neppure l’Avaro di Molière forse si accorgerebbe di qualche euro al mese in meno”, questo è il paragone di pregio letterario di cui si è servito per riferirsi ai pensionati italiani. Ha poi aggiunto: “Ora scendono in campo, ma li ricordo silenti per la legge Fornero. Facciano la loro protesta in strada, ma non c’è un attentato alle pensioni”.
Pensionati come l’Avaro: rispondono le opposizioni
Il Presidente del Consiglio Conte ha commentato la mobilitazione di sindacati e pensionati sul taglio alle pensioni citando l’Avaro di Molière. Le affermazioni non sono passate in sordina, tanto che gli stessi destinatari, ancora in piazza per la protesta, si sono mostrati indignati. Neppure ha tardato la replica dell’opposizione, in particolare di Matteo Renzi e del Pd. Nella sua e-news, Renzi ironizza su quanto dichiarato da Conte: “E questo sarebbe l’avvocato del popolo?”. Ancora, il deputato Dem Matteo Ricchetti risponde a suon di letteratura: “Conte legga Victor Hugo e paghi i Miserabili”.