Sci, discesa libera a Bormio, l’italiano Innerhofer tra i favoriti

Christof Innerhofer (Fonte: corriere.it)

Il circo bianco è di nuovo in Italia per la discesa libera sulla mitica pista dello Stelvio. Anche Christof Innerhofer tra i favoriti per la vittoria

Dopo la sosta per le festività natalizie riparte la Coppa del Mondo di sci alpino che fa tappa di nuovo in Italia, a Bormio. Su una delle piste mito dello sci, lo Stelvio, fari puntati soprattutto su Christof Innerhofer che a 34 anni cerca una seconda giovinezza. Dovrà guardarsi dall’agguerrita concorrenza soliti noti, ovvero i norvegesi Jansrud e Svindal, due autentici fuoriclasse della disciplina regina dello sci alpino. Occhio però agli outsider ed allo stesso “fuoco amico”, ovvero la pattuglia italiana di velocisti talmente competitiva da fare invidia anche al wunderteam austriaco. Dominik Paris, infatti, può far valere il suo imponente fisico su una pista che lo ha visto trionfare l’anno scorso ed anche Peter Fill, nonostante non sia al massimo della forma per il volo di Beaver Creek di un mese fa, può dire la sua.

Sci, discesa libera a Bormio: la rinascita di Innerhofer

Tuttavia le due prove cronometrate hanno consegnato un Innerhofer in grande spolvero essendosi imposto nella prima. Inoltre Innerhofer è tra i pochi a saper pennellare le curve su una pista resa ancor più complicata dalla neve ghiacciata. Insomma la discesa di Bormio di oggi può certificare la definitiva uscita dal tunnel buio dei risultati negativi del discesista altoatesino. Una risalita ai vertici delle discipline veloci dello sci iniziata a marzo ad Aare con il secondo posto in supergigante e frutto di una diversa metodologia della preparazione fisica: più attenzione alla limatura dei dettagli tecnici e soprattutto focalizzazione sul concetto “è importante sciare per essere sempre competitivo più che sciare pensando al successo”. Un diverso approccio alle competizioni coerente con il profilo di un atleta che vanta un palmarés  con diverse medaglie olimpiche ed iridate, tra cui il titolo di campione del mondo in supergigante nel 2011, che non deve dimostrare nulla a nessuno.

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