La Questura di Varese ha reso note le generalità del tifoso morto durante gli scontri tra le tifoserie. Si tratta di Daniele Berardinelli. Per lui, in passato, due Daspo di cinque anni.
È morto nella notte l’uomo investito da un Suv durante gli scontri che hanno preceduto il match Inter-Napoli. La Questura di Milano, nel corso di una conferenza stampa svoltasi in mattinata, ha comunicato le generalità del tifoso morto. Si tratta di Daniele Berardinelli, già noto alle forze dell’ordine. Il trentanovenne era residente a Buguggiate e faceva parte del gruppo ultrà neofascista del Varese “Blood and Honour”. Sposato, con due figli, Berardinelli era – spiega la questura di Varese – “un sorvegliato speciale per reati connessi a manifestazioni sportive, con parecchi precedenti specifici”. In passato, Belardinelli aveva infatti ricevuto due Daspo (divieto di avvicinamento agli stadi) di cinque anni. Il primo risale al 2007 in occasione di Varese-Lumezzane, mentre il secondo era arrivato nel 2012 per gli scontri in occasione di un’amichevole tra Como e Inter. Conosciuto anche per i suoi successi con la “Fight Accademy” di Morazzone, Belardinelli era socio di una ditta di pavimentisti e piastrellisti con sede nel Canton Ticino.
Morte Berardinelli, lo zio: “Amava il calcio, un ragazzo solare”
“Amava il calcio, ma non ne parlavamo molto perché io tifo Juventus e lui tifava Inter, non so cosa dire, era un ragazzo solare“. Queste le parole di uno zio di Daniele Belardinelli. “Ci incontravamo ogni tanto perché tutti e due lavoravamo nell’edilizia – ha proseguito il parente – non so cosa sia successo, ho saputo la notizia dal telegiornale”. Daniele Belardinelli è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale San Carlo attorno alle 20 di mercoledì 26 dicembre. Aveva subito gravi lesioni interne ed è morto alle 4.30 di giovedì mattina in sala operatoria.