Da San Nicola di Myra sino ad arrivare al villaggio in Lapponia. Qual è la storia di Babbo Natale?
Babbo Natale, vestito rosso e lunga barba bianca, è il “Babbo” più amato da tutti i bambini, ma quali sono le sue origini?
Percorrendo a ritroso la storia di Babbo Natale, le sue origini ci portano al IV secolo avanti Cristo, in Turchia. In particolare a Myra, città oggi nota con il nome di Demre, è esistito un vescovo, un fiero difensore della cristianità in epoca di persecuzioni. Il vescovo è poi divenuto San Nicola, il protettore di tutti i bambini.
Parecchie leggende circondano quest’ultimo; si narra ad esempio che regalò alcuni sacchi pieni d’oro a tre fanciulle povere, affinché si sposassero e sfuggissero ad un destino di prostituzione disegnato dal loro padre.
Col passare del tempo, il culto di San Nicola cresce e, oltre ai bambini, anche i marinai diventano meritevoli della sua protezione.
L’intera Europa conosce San Nicola e l’Italia non fa eccezione; Nicola è infatti il protettore di Bari, ma è tenuto in alta considerazione anche a Venezia. In entrambe le città, infatti, si trovano le reliquie del santo di Myra, prelevate dalla città quando questa cadde in mano musulmana.
Per molti anni, la festa di San Nicola cade il 6 dicembre, giorno della sua morte. Nella notte tra il 5 e il 6, dunque, tutti i bambini, soprattutto nel Nord Europa, appendono le loro calze davanti al caminetto in attesa dei dolcetti portati dal Santo.
Natale, San Nicola e le origini di Babbo Natale: le renne e il villaggio
Nel Cinquecento, la riforma protestante porta all’abolizione, in alcuni Paesi europei, del culto dei santi. La scelta iniziale di una nuova figura intenta a portare i regali ricade su Gesù Bambino; l’attesa si sposta dal 6 al 25 dicembre.
Successivamente si avverte l’esigenza di trovare una figura che non sia a tutti i costi buona, ma che all’occorrenza porti anche il carbone ai bambini cattivi.
In America nasce e si impone l’immaginario collettivo del Natale: grazie alle opere dei primi scrittori americani arriva Santa Claus, un mix tra San Nicola e le figure pagane nate altrove.
Babbo Natale, quindi, si veste di pellicce, ha un carro volante trainato da una renna e porta doni ai bambini; infligge però anche punizioni a quelli cattivi.
Ben presto, grazie alla poesia di Clement Clark Moore, “A visit from St. Nicholas”, le renne diventano otto e il carro si trasforma in slitta.
Il disegnatore Thomas Nast fissa per sempre la figura di Babbo Natale: un anziano signore, un po’ sovrappeso, vestito di rosso, con pelliccia e barba bianca.
Babbo Natale, nato nel Mediterraneo, evolutosi in Nord Europa e divenuto Santa Claus in America, ha cambiato la concezione delle festività invernali.
A Rovaniemi, in Lapponia, nell’estremo Nord, c’è il Santa Claus Village, il villaggio di Babbo Natale, noto anche come Santa Park. Un insieme di casette tipiche, a 8 chilometri dal centro, meta ogni anno di migliaia di visite.
Se esiste il villaggio, esisterà di sicuro anche Babbo Natale!