Una sparatoria ha colpito la città di Vienna nel primo pomeriggio: si contano un morto e un ferito grave. Dopo un primo allarme, le autorità fanno sapere che non si tratta di terrorismo.
Non è legato al terrorismo l’episodio verificatosi a Vienna intorno alle 13:30 di questo pomeriggio. Sarebbe invece ascrivibile alla criminalità organizzata la sparatoria che ha ferito due persone, una delle quali non ce l’ha fatta. Il fantasma del terrorismo islamico è sempre pronto a insinuarsi quando fatti come questo disturbano lo scorrere delle giornate in città.
Questa volta tuttavia gli autori del crimine sembrano ben lungi da appartenere alle fila dello Stato Islamico. Parlavano una lingua dell’est europeo, erano vestiti di nero e avevano il volto scoperto: così i testimoni descrivono gli aggressorri alle autorità. Il proprietario del ristorante “Figlmüller” , inoltre, sostiene che le vittime e gli autori della sparatoria sembrassero conoscersi. Loro, infatti, poco prima avevano pranzato insieme presso la sua struttura, immediatamente vicina al luogo che ha visto l’esplosione dei colpi d’arma da fuoco. Sono stati 7 gli spari, che hanno colpito i due uomini e messo in fuga la folla del quartiere Lugeck. I racconti dei passanti hanno trovato ulteriore conferma nella testimonianza di un giornalista lituano che si trovava per caso nella zona.
Sparatoria a Vienna: le operazioni della polizia
Non è riconducibile al terrorismo la sparatoria di Vienna, che ha colpito due persone, una delle quali è rimasta uccisa. Ora la polizia, stando a quanto emerge dal quotidiano Kurier, sono in corso le operazioni della polizia sul posto. Gli elicotteri sorvolano l’intera zona. Alcuni media austriaci parlano di una Mercedes nera torchiata dalla polizia. Rintracciato prontamente poco dopo le 15:00, un primo sospettato sarebbe stato messo in stato di fermo. Mancano informazioni circa il secondo aggressore. Non sono state ancora diffuse ulteriori informazioni, anche se le autorità hanno fatto sapere che si è trattato di un crimine mirato e che le persone non colpite non corrono pericoli.