Terrorismo, a Bari arrestato un somalo che progettava attentati

Terrorismo, a Bari somalo arrestato progettava attentati aSan Pietro
Basilica di San Pietro

Un giovane somalo che progettava attentati in luoghi di culto tra cui San Pietro, è stato arrestato a Bari per terrorismo

Il 18 dicembre il Gip del Tribunale di Bari ha convalidato il fermo di Mohsin Ibrahim Omar, arrestato nei giorni scorsi per i reati di associazione con finalità di terrorismo, istigazione e apologia del terrorismo, aggravate dall’utilizzo del mezzo informatico e telematico.

L’uomo, identificato con il nome di Anas Khalil, era in contatto con una cellula operativa dell’Isis e affiliato all’organizzazione terroristica in Somalia.

Attraverso le indagini della Dda della Procura della Repubblica di Bari, coordinate dal Servizio per il Contrasto al terrorismo esterno e con il supporto dell’Aisi e dell’FBI statunitense, l’uomo è risultato essere parte dell’armata somalo-keniota dell’Isis.

Il giovane somalo, accusato anche di apologia al terrorismo, cercava di fare proseliti mediante i social media, diffondendo foto che esaltavano al martirio e manifestando la propria gioia per gli attentanti, come si evince da una chat nel caso di Strasburgo: “Se uccide i cristiani – da qualsiasi luogo provenga – è nostro fratello”.

Terrorismo. A Bari arrestato un giovane somalo, San Pietro nel mirino

Sul cellulare del somalo arrestato sono state trovate cartine e foto del Vaticano.

Il giovane, pare, stesse pensando di mettere “le bombe a tutte le chiese d’Italia”, a partire da quella principale, la Basilica di San Pietro a Roma, a Natale.

È quanto è emerso da alcuni messaggi del giovane che scriveva: “Il 25 dicembre adesso è ravvicinato”; “Il 25 è Natale…dei cristiani…le chiese sono piene”. E ancora, in una conversazione il suo interlocutore afferma: “Però non è facile, sai com’è là il 24 e il 25 a Natale, che sta Papa, e tanta gente, è pieno pieno pieno”; Il somalo risponde: “È buono. persone…pericolose, è buonissimo”.

Ibrahim vive in Italia dal 2016 e ha ottenuto dall’Ufficio immigrazione il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Dopo aver lavorato nella raccolta stagionale dei pomodori nella provincia di Foggia, ha iniziato il mestiere dell’operaio a Bari.

Intanto il Viminale fa sapere che, con l’approssimarsi delle festività, l’attenzione resta alta e le misure di sicurezza necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini sono state prese.

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