Negli Stati Uniti, a causa delle politiche di Trump riguardo le restrizioni sui viaggi imposti ad alcuni Paesi arabi, tra cui lo Yemen, una madre non può incontrare il figlio in fin di vita
Abdullah Hassan, un bambino yemenita di due anni è ricoverato all’ospedale della California in fin di vita; nato con una malattia al cervello che ha compromesso la sua capacità di respirare, non avrà vita lunga secondo i medici.
La madre di Abdullah non potrà dire addio a suo figlio a causa del ‘Travel Ban‘, l’insieme delle regole imposte dall’Amministrazione Trump che vietano ai cittadini di alcuni Paesi arabi di entrare negli Stati Uniti.
Il bambino e il padre sono riusciti ad aggirare il divieto in quanto possessori del passaporto americano, e ad entrare negli Stati Uniti circa tre mesi fa nel tentativo di fornire le cure migliori al piccolo. La moglie avrebbe dovuto raggiungerli dopo poco.
Invece la donna, che attualmente si trova in Egitto, sta cercando di ottenere una deroga dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per recarsi urgentemente in California da suo figlio, dopo aver ricevuto una lettera di rifiuto che citava il divieto imposto dal presidente Trump.
“Tutto ciò che desidera è tenere la sua mano per l’ultima volta”, ha affermato Ali Hassan, il padre del bambino.
Stati Uniti, il figlio in fin di vita ma la madre non può incontrarlo: il ‘Travel Ban’
Saad Sweilem, del Consiglio per la relazioni America-Islam e che si sta occupando del caso, ha affermato che il divieto di entrare negli Usa imposto alla madre di Abdullah è “irragionevolmente crudele“.
Il ‘Travel Ban’ o ‘Muslim Ban’ è il nome di due escutivi emessi dal Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump nel 2017 per negare l’ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di sette paesi (nel primo ordine esecutivo) quali Somalia, Sudan, Iran, Iraq, Siria, Yemen e Libia e successivamente sei (secondo ordine esecutivo) a maggioranza musulmana.
