L’ex amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, cita la società contro il suo licenziamento. Per il suo avvocato si tratterebbe di un licenziamento “ritorsivo”.
L’ex ad del Milan Marco Fassone fa causa alla società rossonera contro il suo licenziamento dello scorso agosto. Licenziamento firmato dal nuovo corso del club targato Elliott e con la presidenza di Paolo Scaroni. Stando all’ ANSA, domani davanti al giudice del lavoro di Milano Luigi Pazienza si terrà la prima udienza a seguito del ricorso dell’ex ad. Marco Fassone sarà assistito dall’avvocato Francesco Rotondi, il quale sostiene che si trattò di un licenziamento “ritorsivo” e ne chiede, dunque, l’annullamento. L’ex ad spiega che il 21 luglio scorso la società gli fece un’offerta di transazione di 2,5 milioni di euro per andarsene e, dal momento in cui lui rifiutò quella proposta, venne licenziato.
Licenziamento Marco Fassone. Il Milan lo accusa di indifferenza e negligenza
Nella lettera di licenziamento del 17 Agosto il club rosso nero accusava l’ex ad di grave indifferenza e negligenza rispetto a fondamentali interessi della Società. Sarebbero queste le principali motivazioni della società del Milan che hanno portato in seguito all’allontanamento di Marco Fassone. Il club, inoltre, parlava di “violazioni dei doveri” in relazione al “rapporto di lavoro intrattenuto con la nostra Società, talmente gravi da non rendere possibile la prosecuzione neppure provvisoria del rapporto medesimo, avendo determinato in maniera inemendabile e radicale, il venire meno dell’elemento fiduciario”.